REDAZIONE PISTOIA

Rievocazione del processo del 1415

Oggi, domenica 27 luglio, nell’ambito di "Massa Medievale 2025", alle ore 18 sarà possibile immergersi nella storia locale di più...

Oggi, domenica 27 luglio, nell’ambito di "Massa Medievale 2025", alle ore 18 sarà possibile immergersi nella storia locale di più...

Oggi, domenica 27 luglio, nell’ambito di "Massa Medievale 2025", alle ore 18 sarà possibile immergersi nella storia locale di più...

Oggi, domenica 27 luglio, nell’ambito di "Massa Medievale 2025", alle ore 18 sarà possibile immergersi nella storia locale di più di sei secoli fa e assistere alla rievocazione di un processo realmente celebrato nell’estate del 1415 al banchum iuris malleficiorum, il banco in cui veniva amministrata la giustizia, sotto le logge dell’edificio tutt’ora esistente, sede del Comune e residenza del podestà inviato da Firenze. I fatti, le cui carte originali sono custodite nell’Archivio Storico del Comune, sono curiosi e boccacceschi. Nel luglio 1415, Tale Nanni di Jacopo di Ciuto di Massa, approfittando di un viaggio a Tizzana del fabbro Paolo di Meo, all’imbrunire si era furtivamente introdotto in casa di questi con l’intento di sedurgli la moglie monna Tese. La rievocazione è liberamente tratta dall’originale da Antonio Lo Conte, per adattarla a una giornata di divertimento. a giornata di festa e divertimento. Fatti, dati e notizie sull’episodio, così come la trascrizione in latino degli atti del processo del 1415, sono riportati nel libro: "Massa e Cozzile Storia di una Comunità" a cura di Alberto Maria Onori, Marco Francini e Giampaolo Boccaccini. Organizzazione e coordinamento di Marzia Niccoli, edito dal Comune di Massa e Cozzile, Tipografia Valdernese, 1999. Gli interpreti: Elena Baldi nella veste di monna Tese; Fabrizio Michelotti del Rione Ferraia di Pescia, sarà il marito di quest’ultima e Marco Cesari di Serravalle, l’accusato Nanni. A seguire Roberto Bernardini, assessore al Turismo del Comune di Massa e Cozzile, notaio e cancelliere d’udienza; Marco Romani, nunzio comunale; Laura Taddei e Rodolfo Profili, testimoni; Monica Innocenti, moglie dell’accusato e Antonio Lo Conte, podestà fiorentino. A darsi battaglia legale tre stimati avvocati del Foro di Pistoia: Fausto Malucchi per l’accusa, Luca Negretti per la difesa e Maurizio Stefanizzi in qualità di giurisperito. Figuranti del Rione Ferraia di Pescia.