MAURIZIO INNOCENTI
Cronaca

La vittoria sfumata sul finale. Ma ci sono motivi di soddisfazione

La gioia di Ilaria Signorini "Neppure dopo l’ultima corsa ho realizzato di aver vinto lo Speron d’Oro".

La gioia di Ilaria Signorini "Neppure dopo l’ultima corsa ho realizzato di aver vinto lo Speron d’Oro".

La gioia di Ilaria Signorini "Neppure dopo l’ultima corsa ho realizzato di aver vinto lo Speron d’Oro".

PISTOIAIl Grifone mastica amaro verrebbe da dire ed in parte può anche essere vero dal momento che Porta al Borgo si è visto sfuggire la vittoria di mano proprio all’ultimo ma andando ad analizzare bene la Giostra, il Grifone può essere più che soddisfatto. Primo rione nella storia della corsa ad aver schierato tre amazzoni, il Grifone è stato il protagonista dell’edizione 2025 e, voce di popolo e non solo, avrebbe meritato la vittoria. Fortuna, che è pure donna, non è stata benevola voltando le spalle proprio sul più bello alle tre amazzoni biancorosse.

"È stata una Giostra bellissima – afferma il presidente del Grifone, Massimiliano Di Niso Bucci – combattuta fino alla fine. C’era tutto per vincere, ottime amazzoni e ottimi cavalli, c’è mancato solo un po’ di fortuna che nella Giostra ha un ruolo fondamentale". La testimonianza sulla bontà della squadra e dei cavalli è dimostrata dalla vittoria dello Speron d’Oro da parte di Ilaria Signorini. "Esatto – prosegue Bucci – lo Speron d’Oro conquistato da Ilaria dimostra quanto questa squadra sia stata competitiva e forte. Ha vinto il Cervo Bianco, complimenti a loro, ma ha dovuto faticare molto tanto che poteva anche perdere. Ci lecchiamo le ferite ma consapevoli di avere una squadra forte che ha dato del filo da torcere ad un rione che lo scorso anno aveva fatto il record dei punti".

E proprio una delle tre amazzoni alla fine è risultata la migliore sia come punti che come velocità. "Sinceramente non me lo aspettavo – dice Ilaria Signorini – è un sogno che si avvera. Sono sincera neppure dopo l’ultima corsa ho realizzato di aver vinto lo Speron d’Oro, solo quando lo hanno annunciato ho capito di avercela fatta. Dedico la vittoria ad Antonio Cristalli che era lì con me e mi ha guidato per tutte le tornate, sentivo che era vicino e questo mi ha dato un grandissima carica". La vittoria non è arrivata ma il Leon d’Oro ha comunque dimostrato di essere competitivo e di avere grandi margini di crescita. Porta San Marco ha puntato sui giovani guidati da un cavaliere esperto come Simone Gianni sapendo che per crescere occorre tempo ma i risultati già si iniziano a vedere.

"Con tutti i problemi che abbiamo avuto prima della Giostra posso dire di essere soddisfatto – ammette Alessandro Berni, presidente del Leon d’Oro – Come abbiamo sempre detto il nostro obiettivo è quello di far crescere i nostri giovani e sono sicuro che arriverà anche il nostro momento. Voglio ringraziare tutti i cavalieri ed in modo particolare Simone Gianni che svolge un grandissimo lavoro con questi ragazzi, si impegna tutti i giorni ed è il primo a mettersi in discussione".

Maurizio Innocenti