SAVERIO MELEGARI
Cronaca

Le perplessità non si placano: "Ci sono stati dei problemini"

E il presidente di Porta Lucchese ammette "È stato un successo parecchio sofferto".

E il presidente di Porta Lucchese ammette "È stato un successo parecchio sofferto".

E il presidente di Porta Lucchese ammette "È stato un successo parecchio sofferto".

PISTOIALa Giostra dell’Orso 2025 va in archivio con il poker, sicuramente sofferto più del previsto, del Cervo Bianco ma anche con diverse polemiche per alcuni aspetti sui quali ci sarà da lavorare molto in vista dell’edizione 2026. Diciamo che il teatrino andato in scena con le discussioni sulla quinta tornata, la cui partenza era palesemente da annullare anziché far correre regolarmente, ha messo in evidenza la necessità di avere una giuria più pronta e numerosa perché, altrimenti, si rischia di danneggiare tutti.

"Ci sono stati dei problemini all’inizio - ammette Luca Francesconi, presidente del Drago – tanto che per 15-20 minuti siamo rimasti, tutti, sostanzialmente fermi senza sapere se si sarebbe proseguito o meno. Penso che si debba rivedere alcune cose sulla giuria, soprattutto puntando su persone che devono avere delle specifiche competenze. Per il resto lo spettacolo è stato ottimo, la piazza era tutta esaurita e questo vuol dire che la Giostra dell’Orso piace. I punti di mio figlio? Sono contento per Niccolò, peccato per l’ultima corsa che il cavallo ha sentito un po’ la stanchezza con un terreno pesante però è stato bravo". Chi, invece, è andato a diritto per la propria strada è stato sicuramente il Cervo Bianco che, dopo un inizio a rilento ed essendo – suo malgrado – protagonista delle polemiche roventi della quinta tornata, ha trovato la spinta per rimontare e sorpassare tutti, vincendo matematicamente all’ultimo tuffo.

"È stato un successo parecchio sofferto ma dentro di me lo sentivo che avremmo vinto ugualmente – confessa il presidente di Porta Lucchese, Alessandro Giannini – anche senza fare un punteggio non troppo alto. Si è avverata la profezia che avevo detto qualche mese fa: avrei potuto lasciare apparecchiato dalla cena della vittoria del 2024 a quella di quest’anno. I ragazzi hanno fatto un lavoro stupendo, i cavalli si sono comportati al meglio: ci prendiamo la quarta Giostra di fila, non dico che siamo imbattibili ma sono contento e adesso mettiamo la cinquina nel mirino".

Come il resto del Cervo, anche uno dei più esperti della piazza come Alessandro Culatore ha sofferto una partenza soft salvo poi cambiare marcia e spingere i biancoverdi verso il successo con i suoi punti. "Dopo la perfezione dell’anno scorso ci poteva stare di soffrire – ammette Culatore – però è qui che si è vista la forza del rione, è venuto fuori il carattere e l’abbiamo portata in fondo. Su quanto successo nel momento di massima tensione, devo dire che mi dispiace aver percepito un po’ di astio nei nostri confronti da parte degli altri rioni e non è giusto: io sono il primo ad abbracciare i miei avversari perché bisogna essere tutti uniti per portare avanti la Giostra. Una dedica? Quest’anno ho sentito parecchio vicino la mia nipotina Ludovica e quindi è per lei".

Saverio Melegari