REDAZIONE PISTOIA

Dieci euro per i funghi. La raccolta con il ticket

Sono stati tabellati 275 ettari di terreno e sono stati affissi i cartelli .Avvisano i cercatori che si inoltrano nelle aree private che devono pagare

Fungaioli all'opera

Abetone Cutigliano (Pistoia), 3 ottobre 2021 - Sono almeno 265 gli ettari di terreno tabellati, a valle di Cutigliano e Pian degli Ontani. L’associazione "Foreste e funghi della Piastra", che ha dato vita all’iniziativa, ha affisso nelle bacheche appositamente posizionate, la cartina delle zone boscate dove, per raccogliere funghi, è richiesto il pagamento di 10 euro.

In queste zone (tutte private), ci sarà da acquistare un biglietto, disponibile in alcune attività commerciali della zona. Sui social prende vita una vivace, talvolta ironica e a tratti infuocata polemica. L’iniziativa non ha niente a che vedere con il tesserino regionale richiesto per le aree demaniali che non è richiesto per le proprietà private, le regole per la raccolta sono comunque le stesse.

La zona è facilmente individuabile perché circondata da cartelli affissi sugli alberi che informano i cercatori di funghi che stanno per entrare in una proprietà privata, quindi devono essere in possesso del ticket o acquistarlo sul posto. Il sistema ha preso spunto dalla Garfagnana.

L’iniziativa, dichiarano i promotori, è nata per salvare il bosco dai predatori che portano via funghi senza lasciare null’altro che rifiuti e devastazione, categoria forse minoritaria, ma purtroppo ben rappresentata. "A favore di chi mantiene il territorio e a sfavore di chi lo depreda" scrive la neonata associazione.

Da quanto abbiamo appreso le limitazioni sono possibili in base a una legge regionale del 1999, in un prossimo futuro saranno previsti privilegi per i possessori di seconde case. Naturalmente c’è chi plaude all’iniziativa, chi l’accetta serenamente e chi la critica, a tratti anche pesantemente. Qualcuno la giudica ottima, altri chiedono chiarimenti, altri ancora dichiarano che non ci verranno mai più e augurano ogni tipo di fallimento.

Quello che emerge chiaramente è un malessere la cui origine si perde nella notte dei tempi. Di gomme tagliate, macchine graffiate e liti tra raccoglitori, se ne parla da sempre e li scarsi controlli da parte degli enti non sono riusciti a scoraggiare quel robusto manipolo che si addentra nel bosco ben prima dell’alba e, senza alcun rispetto delle regole, raccoglie il pregiato prodotto, magari per rivenderlo in città o a qualche ristoratore dalle larghe vedute. Non mancano gli elogi alla vicina Emilia né le critiche al Comune che farebbe troppe multe alle auto in sosta, spesso selvaggia.

Affermazioni a volte contestualizzate, altre del tutto a sproposito. Rimangono alcune questioni non chiare, a esempio chi può effettuare i controlli, fare le multe e quale sia il meccanismo per individuare i funghi raccolti in area privata invece che demaniale, argomenti non di poco conto e che potrebbero innescare contenziosi complicati. Ieri, primo giorno di nuove regole, l’associazione scrive che non ci sono stati problemi, con 40 cercatori distribuiti su 265 ettari.

Andrea Nannini