
Per i professionisti una certezza: potranno continuare a raccogliere le olive e portarle e frangere. Per chi lo fa per diletto nessuna norma certa, soltanto una raccomandazione: comportarsi con prudenza usando, come si dice, la testa. Questione che interessa da vicino moltissime persone, quella della raccolta delle olive e della cura degli alberi, viene in queste ore sottoposta continuamente a sindaci e uffici prefettizi da cittadini in cerca di risposte ufficiali. Per i professionisti, il chiarimento è arrivato dalla Regione, per bocca dell’assessore all’agricoltura, Susanna Ceccardi. Gli imprenditori agricoli, i dipendenti delle imprese agricole e i coltivatori diretti potranno spostarsi per e dai frantoi anche durante le ore di coprifuoco cioè dopo le 22 fino alle 5, a condizione che la frangitura venga effettuata in favore di coloro che raccolgono le olive a titolo professionale. Così ha chiarito l’assessore raccogliendo però le critiche del centrodestra. "Ci giunge notizia di una circolare indirizzata alle associazioni di categoria, ai consorzi, produttori di olio e ai frantoi, in cui l’assessore Saccardi precisa che gli spostamenti per andare e tornare dai frantoi sono consentiti ‘esclusivamente’ a coloro che raccolgono le olive a titolo professionale – attacca il senatore Fdi, Patrizio La Pietra –. Questa circolare, in piena raccolta e con i frantoi che stanno lavorando giorno e notte, rappresenta, qualora fosse applicata, un ulteriore macigno al sistema olivicolo toscano. Ma non solo. Infatti – secondo il parlamentare Fratelli d’Italia – il neo assessore denota anche come manchi completamente della conoscenza della filiera dell’olio toscano, che grazie alla sua specificità garantisce uno dei migliori oli di oliva italiani e mondiali. Viene da chiedersi, e se lo staranno chiedendo anche gli stessi agricoltori toscani, se l’assessore sia a conoscenza del fatto che l’olivicoltura toscana è rappresentata in gran parte da piccole aziende in regime di esonero".
Ma quali sono, allora, le indicazioni da seguire per i tantissimi non professionisti proprietari di qualche ulivo a cui tengono e da cui, ogni anno, ricavano qualche litro d’olio? Questione non da poco, anche considerando gli spazi che i piccoli uliveti occupano nelle campagne. "Mi posso spostare dal mio Comune di residenza per raggiungere il podere che si trova in un altro?", chiede come tanti altri una nostra lettrice. La risposta è che, al momento, un chiarimento ufficiale non c’è. Si può ragionare soltanto per analogia. Il Dpcm consente lo spostamento da Comune in Comune per non non meglio precisati stati di "necessità" e, visto che tutto ciò che non è espressamente vietato è consentito, in molti tendono a dare risposta positiva: spostarsi da Comune a Comune per raccogliere le olive si può. Purché, naturalmente, si rispettino tutte le altre prescrizioni anti Covid.