
Una presentazione ufficiale della squadra ciclistica nostrana, allora griffata Vini Zabù
La Vini Zabù è ricordata nel ciclismo per i suoi trascorsi nei professionisti con licenza dell’Unione Ciclistica Internazionale catalogata Professional Team. Anche se la matrice della società risale al 2009, due furono le stagioni, 2020 e 2021, con il gruppo ciclistico toscano con foresteria a San Baronto, che ebbe quale primo nome nell’affiliazione e quindi sulle maglie l’azienda vinicola siciliana. Il team è ricordato anche perché durante la primavera 2021 a seguito della positività di un proprio atleta Matteo De Bonis, il sodalizio decise di non prendere parte al Giro d’Italia al quale era stato invitato dalla RCS.
Negli anni precedenti a partire dal 2009 la squadra ebbe denominazioni diverse, ma fino dalla nascita ricoprirono ruoli importanti Angelo Citracca come team manager e Luca Scinto quale direttore sportivo. Per il sodalizio con base logistica a San Baronto non mancarono i successi con quattro vittorie di tappa al Giro d’Italia (la prima nella corsa rosa del 2011, due nel 2012 e una nel 2013) e due successi nella classifica finale della Coppa Italia delle due stagioni 2014 e 2015. Numerosi, peraltro anche i successi che arrivarono in quegli anni in varie gare grazie ai corridori in organico. Nella stagione 2020 la squadra assunse la denominazione Vini Zabù, con la collaborazione tecnica del telaista austriaco Ktm. La formazione per quella stagione era formata da quindici atleti, molti dei quali all’esordio in campo professionistico. I corridori di esperienza di quella stagione erano Giovanni Visconti, splendido campione, Francesco Manuel Bongiorno, Edoardo Zardini e tra i nuovi arrivati Marco Frapporti, Matteo Busato e Luca Wackermann.
Nella stagione 2021 la Vini Zabù si presentò con rinnovata fiducia ma proprio nel mese di febbraio (la stagione non era ancora iniziata) Matteo De Bonis risultò positivo a un test antidoping effettuato fuori competizione, eseguito dall’Agenzia Italiana per conto dell’Unione Ciclistica Internazionale. Si trattò del secondo caso di doping per la squadra con sede toscana dopo quello precedente di Matteo Spreafico avvenuto nel mese di ottobre 2020. A seguito di questi due eventi, in attesa dei provvedimenti da parte dell’Unione Ciclistica Internazionale, nel mese di aprile del 2021 la dirigenza della squadra decise di autosospendersi dalle competizioni rinunciando a partecipare al Giro d’Italia al quale era stata invitata dagli organizzatori. Un episodio che portò alla definitiva chiusura dei battenti del team.
Antonio Mannori