
Progetto funivia Doganaccia. Lo scontro ora è politico
Si aprono nuovi fronti nella questione della progettata funivia Doganaccia Corno alle Scale. La querelle diventa un vero e proprio caso politico. Decisivi i due eventi degli ultimi tre giorni: la convocazione da parte della commissione Aree interne della Regione Toscana, presieduta da Marco Niccolai (Pd), del comitato ‘Un altro Appennino è possibile-Versante Toscano’ e il deposito, all’ufficio protocollo del Comune di Abetone Cutigliano, di un atto d’indirizzo con il quale il gruppo consiliare ’Il paese che vogliamo’ chiede al consiglio comunale di "farsi portavoce nelle sedi opportune della chiara volontà del territorio di Abetone Cutigliano di veder realizzato il collegamento funiviario tra i comprensori della Doganaccia e del Corno alle scale, mettendo in campo tutte le iniziative necessarie alla realizzazione di tale collegamento nel minor tempo possibile". All’audizione dei contrari, tenutasi lo scorso lunedì, farà seguito quella dei favorevoli, prevista per il 2 ottobre. Nel corso dell’incontro, si fa sapere dalla Regione: "Il comitato ‘Un altro Appennino è possibile’ ha ripercorso la lunga storia, ormai pluridecennale, di tre progetti per nuovi impianti in quest’area montana tra Emilia e Toscana e ha illustrato punto per punto le ragioni della propria contrarietà. Presenti per il comitato Valerio Sichi, Roberta Beneforti in rappresentanza di Italia Nostra; Benedetta Barsi per il Cai Regionale e Laura Manganaro (Trekking Italia, sezione Toscana)".
A questi si è aggiunto il consigliere Diego Petrucci (Fdi) che ha definito l’impianto "un obbrobrio da un punto di vista paesaggistico e naturalistico, che se realizzato sventrerebbe tutto il crinale". Sono intervenuti: le consigliere Elena Rosignoli (Pd); Luciana Bartolini (Lega); Elisa Tozzi (Fratelli d’Italia); e Donatella Spadi (Pd). Il presidente Niccolai ha ricordato che la Commissione "non ha competenze specifiche in materia ambientale, non ha competenza su atti amministrativi di gestione del territorio e che la Regione con gli atti della Giunta regionale ha già espresso un punto di vista ben definito e chiaro, mettendo a disposizione le risorse necessarie per la realizzazione dell’opera". Per Niccolai bisogna ora che i consigli comunali dei due Comuni si esprimano in ordine alla compatibilità urbanistica dell’intervento.
Andrea Nannini