Presidio contro le violenze di Pisa e Firenze

I Giovani Democratici di Pistoia organizzano manifestazione di solidarietà agli studenti coinvolti negli scontri a Pisa e Firenze, denunciando la violenza e difendendo il diritto alla libera espressione.

Presidio contro le violenze di Pisa e Firenze

Presidio contro le violenze di Pisa e Firenze

Una manifestazione, o meglio un momento di riflessione, su quanto accaduto a Pisa e Firenze. E’ stato questo l’intento dei Giovani Democratici di Pistoia che hanno organizzato ieri un evento di fronte alla Prefettura a cui hanno partecipato oltre un centinaio di persone con lo scopo di far sentire la loro voce e quella di tantissime altre sigle e associazioni esprimendo il loro sdegno e soprattutto la loro vicinanza agli studenti coinvolti negli scontri. "Questo momento – afferma Alessio Dolfi della segreteria provinciale del Pd – parte da una preoccupazione che riguarda sia gli ultimi accadimenti ma anche fatti che sono datati nel tempo. Un evento voluto da chi crede fermamente che la nostra Costituzione rappresenti un valore, una Costituzione che ci dà il diritto di esprimersi liberamente senza venire repressi. L’ultimo comunicato di Fratelli d’Italia è uno schiaffo per tutti quei ragazzi che pacificamente manifestavano per esprimere le proprie idee. La colpa non è dei giovani vogliono far sentire il loro pensiero ma di chi quel pensiero non lo vuole ascoltare".

"Gli ultimi accadimenti sono stati la molla che ci ha portato ad organizzare questa manifestazione – dice Sofian Aboulmachayl, segretario provinciale giovani democratici – Cittadini che pacificamente sono scesi in piazza per esprimere le proprie idee e che hanno ottenuto una risposta fatta di una violenza inaudita. La scuola ci insegna ad esprimerci e poi quando lo facciamo, quando mettiamo in atto questo insegnamento, veniamo repressi con la violenza. Vogliamo porre l’attenzione su questi fatti, su quanto accaduto a Pisa, a Firenze ma anche a Catania perché il problema non è solo toscano. Chi manifesta riceve una risposta forte e noi no lo accettiamo".

Maurizio Innocenti