Preoccupa l’aumento dei tassi

Il mercato immobiliare toscano registra un aumento dei tassi di interesse bancari post-Covid. La domanda residenziale elevata mantiene i prezzi stabili nonostante le sfide economiche e geopolitiche. Problemi persistono nelle aree montane e nell'edilizia popolare. Si propone di rivalutare luoghi dismessi per affrontare le sfide delle locazioni.

Una tendenza da strascico post-Covid si continua ancora a registrare nel mercato immobiliare toscano, soprattutto alla luce anche degli accadimenti più recenti riguardanti le guerre che tengono col fiato sospeso i mercati finanziari e, di conseguenza, lo stato di salute delle banche. E’ per questo che, nella fotografia scattata dalla Fiaip Toscana sulla compravendita e le locazioni nel Granducato, l’argomento di maggior discussione per l’anno appena concluso è quello dell’aumento dei tassi di interesse che le banche attuano sul mercato.

"A livello regionale – spiega il presidente di Fiaip Toscana, Simone Beni – si rileva una sostanziale tenuta dei valori immobiliari perché la richiesta, prevalentemente residenziale, supera di gran lunga l’offerta sul mercato e contribuisce a mantenere il livello dei prezzi, nonostante l’incremento dei tassi dei mutui, il caro bollette, i conflitti internazionali e la campagna delle istituzioni contro le locazioni brevi. Un tema, quest’ultimo, che sta monopolizzando le discussioni immobiliari ed è trasversalmente presente un po’ ovunque sotto diverse forme: dalla locazione breve ad uso turistico a quella breve per motivi di lavoro, fino alle locazioni per studenti o per chi vuole avvicinarsi ai familiari".

Restano, tuttavia, problematiche oramai strutturate come la richiesta che non cresce nei territori montani a fronte di un’offerta che sarebbe invece più che sufficiente, oppure fare riferimento ad un piano strutturato di edilizia popolare che non viene portato avanti. Da qui le problematiche legate alle locazioni.

"Le istituzioni dovrebbero iniziare a pensare ai luoghi dismessi – hanno concluso da Fiaip – come le ex caserme o altre strutture pubbliche per le quali non ci possono essere soltanto operazioni speculative ma anche di rivalorizzazione".

S.M.