
Interno della biblioteca San Giorgio
Pistoia, 11 gennaio 2024 – Che la biblioteca sia luogo di cultura e intrattenimento è vero, purtroppo però pare che nella San Giorgio di Pistoia il concetto di intrattenimento sia stato un po’ travisato da qualcuno, che avrebbe deciso di utilizzare i computer interni e il collegamento internet presente per avventurarsi - diciamo così - ’intensamente’, alla scoperta del mondo del porno. E tutto alla luce del sole. Ci sono foto a testimoniare scene hard sullo schermo di un pc.
Perché nonostante queste postazioni con i computer della biblioteca non siano proprio baluardi nel rispetto della privacy, in quanto rivolte verso il muro con gli schermi a favore della sala, pare che i naviganti dei siti a luci rosse non si siano posti minimamente il problema di essere visti. Così facendo però avrebbero reso partecipi dei loro vizi gli altri frequentatori del luogo di cultura, anche adolescenti, ma tutti non interessati. La situazione sarebbe stata origine di disagi al punto tale che alcuni ragazzi si sono rivolti ai propri genitori, e la storia è arrivata alla politica locale.
Si è fatto portavoce del caso Paolo Tosi, consigliere comunale del Partito Democratico. "Sono stato contattato da genitori di ragazzi che frequentano la biblioteca comunale San Giorgio: i loro figli riferiscono che spesso si trovano a fare ricerche dai computer interni mentre da quello vicino un altro utente, a volte anche più d’uno, visualizzano contenuti pornografici – denuncia il consigliere dem –. Non è per fare la morale a nessuno o invocare la censura, ma forse se uno vuol guardarsi un video a luci rosse può farlo con altri strumenti tranquillamente a casa propria e magari lasciare libero un pc per uno studente che deve fare una ricerca".
Tosi ha quindi presentato una interrogazione al sindaco Alessandro Tomasi per sapere se è stato predisposto dall’amministrazione un disciplinare per l’uso di internet dalle postazioni della biblioteca comunale San Giorgio, "con quali norme di utilizzo è consentito l’accesso alla rete dalle postazione internet della biblioteca agli adulti e ai minorenni – chiede Tosi –, soprattutto se è presente un software di controllo che blocchi l’accesso a siti con contenuti non consoni alle finalità della biblioteca e se dalle postazioni internet interne è consentito l’accesso e la visione di siti a contenuto pornografico". Interpellata sulle questioni, la direzione della Biblioteca San Giorgio al momento non ha rilasciato dichiarazioni. Attendiamo, ora, la risposta del sindaco all’interrogazione.