REDAZIONE PISTOIA

Pontepetri-Signorino, polemiche in quota

Accordo Regione-Provincia per il progetto di fattibilità. FdI attacca: "Assurdo escludere Comune e Anas. E la strada non serve"

"E’ assurdo che il Comune di Pistoia non sia stato minimamente coinvolto nell’accordo fra la Regione e la Provincia per la progettazione di fattibilità tecnico economica del raccordo tra la statale 66 all’altezza di Pontepetri e la statale 64 all’altezza del Signorino. Il 97% dell’opera è nel territorio comunale, eppure l’amministrazione non è stata tenuta in considerazione, invece si è considerato anche il Comune di San Marcello Piteglio per affidare la responsabilità alla Provincia". Ad alzare la voce sono il consigliere regionale di FdI, Alessandro Capecchi, e il capogruppo in Comune, Francesco Pelagalli. L’attacco riguarda la stipula dell’intesa fra la Regione e la Provincia per la verifica di fattibilità del collegamento Pontepetri-Signorino. "Un collegamento di cui si parla ormai da 30 anni, ma che non ha mai visto la luce perché richiederebbe un impegno economico assai rilevante. Occorrerebbero a mio avviso almeno 25 milioni di euro. E quali vantaggi porterebbe davvero in termini di risparmio di tempo un intervento simile? Forse non si guadagnerebbero nemmeno 10 minuti, visto che si parla di evitare la salita de Le Piastre. Un tratto interessato dal traffico soprattutto nei weekend d’inverno". Insomma, le priorità sono altre secondo Capecchi e Pelagalli: "Un esempio calzante è il collegamento fra la Riola e la tangenziale est. Si realizzerebbe con molti meno soldi rispetto a quello Pontepetri-Signorino e libererebbe il nodo di Candeglia e delle Fornaci. Si aiuterebbero migliaia di cittadini pistoiesi". Dando un’occhiata all’accordo, emerge come la Regione si impegni a versare contributi fino all’importo massimo di 80mila euro, mentre al resto penserebbe la Provincia.

"Anche questo non si spiega. Con soli 80mila euro a disposizione e vedendo la complessità dell’opera e tutte le verifiche del caso che andranno effettuate, ci sarà bisogno di un investimento corposo da parte della Provincia, le cui casse sono tutt’altro che floride. La cosa più grave – continua Capecchi – resta comunque il mancato coinvolgimento, oltre che di Anas, del Comune di Pistoia". E qui, a detta del consigliere regionale di Fdl, c’entrano le imminenti elezioni amministrative. "L’operazione era già stata prevista fra gli interventi possibili nel piano di investimenti della Regione dello scorso dicembre, ma guardo caso la firma dell’accordo è arrivata cinque mesi dopo, a 40 giorni dal voto. Peraltro, se si dà un’occhiata al cronoprogramma ci si accorge come siano già in ritardo con la tabella di marcia, eppure non è stato corretto. Emerge chiaramente una certa cialtroneria".

Francesco Bocchini