Più di due quintali di carne per il Banco Alimentare

Cacciatori pistoiesi donano 2,5 quintali di carne di selvaggina al Banco Alimentare per sostenere famiglie in difficoltà. Iniziativa lodevole elogiata dal presidente dell'Atc 11 di Pistoia.

Più di due quintali di carne per il Banco Alimentare

Più di due quintali di carne per il Banco Alimentare

PISTOIA

Due quintali e mezzo di carne di selvaggina donata dai cacciatori pistoiesi al Banco Alimentare, emerita organizzazione impegnata nel sostenere le famiglie alle prese con situazioni di disagio. Spiega Antonio Andreini, presidente dell’ambito territoriale di caccia di Pistoia: "Nell’anno venatorio 2023/2024, l’Atc 11 di Pistoia ha aderito a un’importante e lodevole iniziativa della Regione Toscana, che rende possibile la donazione di carne di selvaggina al Banco Alimentare. L’Ambito Territoriale di Caccia pistoiese, con i propri centri di raccolta selvaggina, che consentono di garantire una filiera delle carni sicura per il consumo sotto ogni punto di vista, ha conferito circa 2,5 quintali di carne di selvaggina al Banco Alimentare. Tutto questo – aggiunge Andreini – non sarebbe stato possibile se all’iniziativa non avessero aderito le squadre di caccia al cinghiale, che negli ultimi giorni disponibili del calendario venatorio si sono adoperate a concedere alcuni animali abbattuti. A causa di alcuni ritardi burocratici, i tempi di organizzazione sono stati molto stretti e qualche squadra non è stata in grado di partecipare come forse avrebbe voluto, ma siamo comunque soddisfatti del risultato ottenuto".

Da qui, dunque, i ringraziamenti "in modo particolare a tutte le squadre che hanno partecipato, anche a quelle che non sono state in grado di fornire animali ma che hanno aderito, e tutti i nostri operatori, volontari e non, che si sono adoperati con slancio per la buona riuscita del progetto. Spero che il prossimo anno saremo in grado di contribuire nuovamente stimolando un maggior coinvolgimento dei nostri cacciatori, che sono i veri, autentici protagonisti dell’iniziativa e degli apprezzabili scopi sociali per i quali essa nasce".

Gianluca Barni