Pistoiese nel caos, le rivelazioni di Totaro: "La trattativa era reale, ma è tutto precipitato"

Parla l’ex senatore di Fratelli d’Italia, parte della dirigenza arancione: "Avevo avvicinato io l’imprenditore Noonan. Ecco com’è andata. Con Tomasi siamo amici. Segue la vicenda con preoccupazione"

Achille Totaro, esponente politico di Fratelli d’Italia

Achille Totaro, esponente politico di Fratelli d’Italia

Pistoia, 22 dicembre 2023 – “La trattativa per la cessione della Pistoiese era reale. Purtroppo, sono venute meno le condizioni per portarla avanti". Ad affermarlo è Achille Totaro, ex senatore di Fratelli d’Italia nonché (freschissimo) ex consulente per le relazioni istituzionali della società arancione. Questo il racconto del politico fiorentino, entrato nella dirigenza del club la scorsa estate, in merito alle ultime vicissitudini dell’Olandesina: "Seguivo la Pistoiese da ragazzino, con mio padre, sono rimasto legato al territorio e per questo, quando mi si è palesata la possibilità di dare una mano, mi sono avvicinato alla realtà orange – premette Totaro –. Ho presto capito che la situazione del club non fosse rosea, tra il pregresso della vecchia proprietà e gli introiti delle sponsorizzazioni che tardavano ad arrivare – rivela – ma nonostante questo era stata allestita una squadra forte, in grado di vincere il campionato. Le voci di problemi economici però erano sempre più forti – prosegue l’ex senatore – così mi sono mosso personalmente per cercare qualche soggetto che potesse supportare finanziariamente la società, garantendo continuità. E non, consentitemi, aspettando di farla fallire o fondendola con altre realtà".

È in questo contesto che si sarebbe avvicinata la cordata rappresentata dall’imprenditore americano Tighe Noonan e dal dirigente finanziario Alessandro Enginoli. "Soggetti perbene, con grande disponibilità – mette in chiaro –. Avevo incontrato Noonan per altri motivi, gli ho buttato lì la cosa e si è interessato sul serio. A inizio novembre è venuto in città, che peraltro conosceva, per vedere lo stadio e le strutture. Poi ci sono stati altri incontri esplorativi, fino alla fisiologica richiesta della due diligence per valutare lo stato dei conti del club".

Uno scoglio di non poco conto, vista la situazione. "Accollarsi un pregresso senza conoscerlo è pericoloso, nessuno lo farebbe. Ma non c’è stato tempo per verificare come stessero le cose a livello economico – prosegue – perché in coincidenza con la sua seconda visita a Pistoia, la situazione ambientale è precipitata. Sono andati via tutti i giocatori ed è successo quello che tutti sapete. In più la cordata sarebbe voluta rimanere sottotraccia, cosa alquanto difficile in quel contesto".

Niente di fatto, dunque. E adesso? "Mi sto continuando ad interessare, vorrei che si trovasse una soluzione. Il sindaco? Con Alessandro Tomasi siamo amici, segue la vicenda con preoccupazione. È presente e vigile. De Simone? Non so cosa farà – ammette – però presto o tardi le spettanze dovranno essere saldate. E se ciò non avverrà gli scenari sono foschi. Alternative? Onestamente – conclude l’ex senatore di Fdi – non mi sembra che sul territorio ci siano grandi investitori pronti a subentrare".