Pistoia, stangata sullo stadio, Curva Nord inagibile

La struttura resterà chiusa anche per la stagione 2021-22. Garantiti però 2.711 posti: quanto basta per l’iscrizione al campionato

La Curva Nord dello stadio di Pistoia

La Curva Nord dello stadio di Pistoia

Pistoia, 15 luglio 2201 - La Curva Nord non è agibile e verosimilmente resterà chiusa ancora a lungo. È questo quanto emerge dalla determina con cui il Comune di Pistoia ha concesso l’utilizzo dello stadio Melani e del sussidiario Turchi alla Pistoiese per la prossima stagione sportiva.

Stando ai documenti ufficiali, infatti, lo scorso 5 luglio è stato redatto il nuovo verbale dopo la riunione della Commissione provinciale di vigilanza locali di pubblico spettacolo dove "si conferma l’agibilità dello Stadio Melani di Pistoia, per la stagione sportiva 2021-22, limitatamente alla Tribuna Ovest per 1500 spettatori e alla Curva Sud per 1211 spettatori, per una capienza complessiva di 2711 persone".

Numeri tali da garantire l’iscrizione al campionato pur senza prevedere la riapertura della Curva Nord, chiusa ormai dal lontano 2018. "Vengono inibiti al pubblico un settore della Curva Sud e l’intero settore dedicato al pubblico locale, la Curva Nord": un passaggio che non lascia spazio a interpretazioni.

Una vera beffa, considerando che i lavori per la messa in sicurezza avrebbero dovuto volgere al termine già alcuni mesi fa. A marzo 2020 la giunta comunale aveva infatti approvato il progetto esecutivo per il ripristino della Curva Nord con un intervento da circa 330mila euro, di cui 70mila dalla Regione.

Erano previste opere necessarie alla riqualificazione sismica e statica consistenti in un consolidamento strutturale, con interventi puntuali sugli stralli, sulle scale e sui parapetti. Ad aggiudicarsi il bando per il primo stralcio dei lavori, nel giugno 2020, è stata la ditta pisana Genesi Restauro Srl, che nel corso dell’estate si è messa al lavoro per esaudire le principali richieste dal Genio civile per la messa a norma della curva a carico ridotto e per la conseguente prima riapertura con una capienza calmierata (si parlava di circa 900 persone, in attesa del secondo lotto dei lavori che avrebbe restituito il settore nella sua interezza).

L’obiettivo iniziale era quello di riaprire la casa del tifo arancione in tempo utile per l’anno del Centenario del club, poi la seconda ondata del Covid e la conseguente chiusura degli stadi avevano da un lato comportato un ritardo nei lavori e dall’altro fatto scivolare il problema in secondo piano, non potendo i tifosi accedere all’impianto. E adesso, dopo mesi di silenzio, la nuova doccia fredda: niente riapertura a capienza ridotta, prima occorrerà completare interamente i lavori previsti.

Dunque per i tifosi i tempi si allungano, considerando che prima di riaprire il cantiere sarà necessario procedere con un nuovo bando di affidamento e con tutto quello che ne consegue: pur essendo l’opera è già finanziata, l’orizzonte temporale per scrivere la parola fine è il 2022 e quindi lo scenario più concreto è quello di un’altra stagione sportiva senza l’apporto della Nord.

Alessandro Benigni