"La Pistoiese? Deve resistere e iscriversi"

Dopo l’ipotesi-Giusti sfumata, Tomasi fa il conto alla rovescia: "Non dubito che la famiglia Ferrari rispetterà scadenza e modalità"

Migration

Sereno, determinato: con la coscienza a posto, come l’allievo che ha studiato e che è pronto a sostenere l’esame cruciale. Alessandro Tomasi non è solo il primo cittadino ma pure un tifoso, vero, dell’Unione Sportiva Pistoiese 1921: passionale, concreto, entusiasta, ma equilibrato, che per un sostenitore calcistico può apparire paradossale..

Partiamo dall’inizio, dall’iscrizione alla serie D…

"Mi fa partire dalla fine. Riepiloghiamo invece: ad oggi, dopo 5, 6 incontri con interlocutori pistoiesi e fuori provincia non ci sono state offerte… concretizzate. Alcuni hanno presentato le proprie credenziali, anche se non si sono fatti risentire; altri hanno mandato in avanscoperta degli emissari, ma senza presentarsi; altri ancora sono stati contattati dall’amministrazione".

Incontri alla presenza di un professionista, il commercialista Andrea Bonechi, anche presidente dimissionario della Holding arancione.

"Giusto. Agli incontri nelle vesti di professionista, a supporto dell’amministrazione".

Uno di questi incontri, con la famiglia Giusti.

"Sì. Non le nascondo che già qualche anno fa volli conoscere le persone di questa famiglia, trovandole serie: mi fecero sapere di non essere interessati alla causa arancione. Qualche tempo fa, ho parlato col sindaco di Agliana, Luca Benesperi: c’eravamo riproposti, nel caso che l’Aglianese non fosse stata promossa in C e alla Pistoiese perdurasse un clima di incertezza, di organizzare un tavolo con tutte le parti e quindi con le famiglie Ferrari e Giusti e la Holding. Poi c’è stato modo di interloquire con i Giusti, che con coerenza e serietà hanno ribadito la loro posizione".

A questo punto?

"I miei tentativi sono stati espletati. La speranza, però, è l’ultima a morire: in attesa del magnate, che ci auguriamo possa arrivare a Pistoia o meglio ancora essere del nostro territorio, la Pistoiese ha delle scadenze".

L’amministrazione ha parlato nelle opportune sedi a favore di un possibile ripescaggio arancione?

"Certamente, ma non solo noi. Hanno fatto presente, e non solo al presidente di Lega Ghirelli, la solidità del sodalizio e i suoi numeri meritori la famiglia Ferrari e la Holding. Ci siamo mossi non solo a favore della Pistoiese, ma politicamente, per far comprendere che non sarebbe giusto favorire altri che non hanno né solidità né i numeri arancioni".

Eccoci all’iscrizione in D. Il primo passo.

"Non ho ragione di dubitare che la famiglia Ferrari la farà secondo tempi, 8, 9 luglio, e modi. Poi avanzerà nuovamente le proprie ragioni di ripescaggio in C. Il tutto in attesa di un acquirente. Ma il periodo storico, difficilissimo, non invoglia, purtroppo all’acquisto. Molti imprenditori devono prima pensare all’esistenza delle loro aziende".

Il sindaco eventuale garante nella prossima stagione?

"A norma di legge mi parrebbe improponibile, ma si porrebbe un problema di opportunità. Ci pensa il sindaco che dà in gestione a sé stadio e Boario?".

Morale della favola?

"Salvaguardiamo l’esistenza della Pistoiese. Speriamo sempre nella svolta societaria. Intanto, però, la vita arancione deve andare avanti".

Gianluca Barni