
In primo piano Mario Pereira, amministratore del monumento votivo a Pistoia
Pistoia, 1 novembre 2021 - Nel camposanto di San Rocco, periferia est di Pistoia, riposa il milite ignoto brasiliano. Uno dei quasi 26mila cittadini del grande Paese sudamericano inviati in Italia nel 1944 a combattere al fianco degli Alleati contro nazisti e fascisti.
La Força Expedicionária Brasileira (Feb) operò in Toscana nel settore occidentale del fronte nella valle del Serchio, in Versilia e Garfagnana e sull’Appennino tosco-emiliano nel quadro della offensiva della primavera 1945, raggiungendo infine Torino.
Al termine della guerra, i corpi di 457 soldati e ufficiali brasiliani morti in Italia furono sepolti appunto a Pistoia, in un ettaro di terra consacrata del cimitero comunale di San Rocco. Ma nel 1960 il governo brasiliano decise di riportare in patria le spoglie dei caduti, che furono tumulate a Rio de Janeiro.
A San Rocco fu decisa allora la costruzione di un sacrario per ricordare il sacrificio dei brasiliani venuti a combattere e a morire in Italia. I lavori iniziarono nel 1965 e si conclusero due anni dopo, e nelle fasi finali del cantiere si scoprì l’esistenza di un ultimo corpo, ma non si riuscì ad identificarlo: quel soldato senza nome è rimasto così sepolto a Pistoia, milite ignoto in un monumento-giardino sul quale sventola la bandiera verdeoro.
«L’esercito brasiliano – ha raccontato con orgoglio di patria Mario Pereira, amministratore del monumento – è stata la prima vera forza di liberazione, venuta in Italia per liberare, non per conquistare. I soldati brasiliani l’hanno dimostrato con il loro comportamento, dando un aiuto vero alle popolazioni italiane, donando loro cibo e conforto, senza risparmiarsi". Mario, custode del monumento di San Rocco, è figlio di un sottotenente della Feb, Miguel Pereira.
Prima di Jair Bolsonaro, il monumento votivo pistoiese, della cui manutenzione si occupa il governo brasiliano, è stato visitato nel corso degli anni da due presidenti brasiliani e da numerosi ambasciatori. La Feb, il cui motto era "cobras fuimantes", venne integrata nel IV corpo d’armata dell’esercito statunitense: era costituita dalla 1ª divisione di fanteria brasiliana, dalla 1ª forza aerea brasiliana e da altre unità di supporto dell’esercito brasiliano. Composta da 25.834 uomini e donne, in Italia pagò il tributo di 465 caduti, 2722 feriti, 35 prigionieri e 16 dispersi.