REDAZIONE PISTOIA

Piombino nuovo comandante della stazione

E’ subentrato a Salvatore Torrisi che dopo quasi quarant’anni di onorata carriera è andato in congedo: era a Larciano dal 2008.

Cambio della guarda alla caserma dei carabinieri di Larciano. Da ieri il comando è passato al comandante Gianfranco Piombino, che ha preso così il testimone del suo predecessore, il luogotenente Salvatore Torrisi, che ha prestato servizio alla caserma di Larciano per 12 anni di cui l’ultimo passato a guidarla, dopo il trasferimento del comandante Salvatore La Mattina, che adesso presta servizio come sottufficiale tenente a Firenze. Gianfranco Piombino è giunto nel paese della Valdinievole est dopo un’esperienza di 11 anni a Monsummano, approdato dopo 10 anni passati in Sicilia, a Catania e altri 5 in Campania a Napoli, sua città d’origine. "Sono stato molto bene a Monsummano – ha detto il luogotenente Piombino – e sono felice di essere adesso a Larciano, dove ho cominciato a prestare servizio il 10 marzo scorso, in piena pandemia e all’inizio del lockdown. Praticamente sono arrivato io qui e hanno chiuso l’Italia intera – ironizza il neo comandante – Conoscevo già un po’ il territorio grazie alla collaborazione che c’è stata negli anni tra colleghi di territorio confinanti e dunque sapevo bene dove sarei andato a prestare servizio". Quella di Larciano è una stazione che vede in attivo 4 militari oltre al comandante Piombino. Lui 46 anni, una moglie e due splendidi figli ha coronato l’anno scorso il desiderio di laurearsi in giurisprudenza, da lavoratore grazie all’università telematica Pegaso dell’ateneo fiorentino. "Larciano è un bel territorio – continua Piombino – su cui tuttavia non manca da fare l’attività soprattutto di prevenzione. Al momento non esprimo particolari volontà di guidare la caserma ma lascerò parlare i fatti. Sono certo che la squadra opererà al meglio come ha sempre fatto. Ho già incontrato l’amministrazione comunale e il sindaco Lisa Amidei a marzo. Poi abbiamo avuto modo di conoscerci un po’ meglio e si è instaurato un filo diretto che promette una buona collaborazione. La realtà sociale del territorio sto cominciando a approfondirla solo adesso perchè ci vuole un po’ di tempo anche per capire a fondo quali siano le problematiche di un Comune piccolo. Magari apparentemente possono sembrare in numero inferiore ma sono senz’altro più vicine rispetto a quelle, ad esempio, di una metropoli. Qui devi assistere direttamente ai problemi ed essere presente anche con grande sensibilità con la gente, per far sentire loro che l’Arma è vicina". Arianna Fisicaro