
Una delle stanze della canonica di Vicofaro (foto Castellani)
La notizia dello sgombero di Vicofaro ha dato il là, inevitabilmente, a una lunga coda di reazioni politiche. A partire dal Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi: "Dopo dieci anni, è stata sgomberata la canonica di Vicofaro, trasformata in un centro di accoglienza abusivo per centinaia di migranti – afferma –. La situazione, protrattasi nel tempo, aveva generato crescenti tensioni e disagi tra i residenti, a causa delle condizioni igienico-sanitarie precarie e dei problemi di ordine pubblico. Ora è stato riaffermato un principio essenziale: l’integrazione è possibile solo nel rispetto delle regole". Esulta anche Matteo Salvini, leader della Lega: "Dopo anni di proteste e di battaglie dei cittadini e della Lega, finalmente giustizia è fatta". "Finalmente abbiamo messo la parola fine alla terribile esperienza di Vicofaro, caratterizzata da degrado e illegalità", gli fa eco il deputato leghista Andrea Barabotti. "Ora basta con l’accoglienza ideologica fai-da-te: servono rigore, ordine e rispetto per chi paga le tasse e chiede sicurezza". rincara la dose Susanna Ceccardi, ’europarlamentare del Carroccio. "I residenti possono, dopo tanta attesa, tirare un sospiro di sollievo e tornare a vivere in serenità nel quartiere", puntualizza Luciana Bartolini, consigliera regionale della Lega.
"Situazioni come quella di Vicofaro non devono accadere e questo sarà possibile anche grazie alle politiche di contrasto all’immigrazione irregolare che sta portando avanti il Governo Meloni – spiega il consigliere regionale Alessandro Capecchi –. Il Decreto Flussi e il Decreto Caivano vanno in questa direzione. Inoltre – conclude il portavoce delle opposizioni a Firenze – la creazione di un CPR in Toscana potrebbe rendere più facile il lavoro delle Forze dell’Ordine per procedere alle espulsioni di coloro che non abbiano titolo per restare in Italia".
Di ben altro tenore le reazioni nel campo progressista. E se il Partito Democratico, per bocca del segretario provinciale Marco Mazzanti, esprime "soddisfazione per il lavoro portato avanti della Diocesi, che ha ricollocato gli ospiti in maniera diffusa sul territorio, lasciando una struttura che non aveva più le caratteristiche idonee per fare accoglienza, il tutto senza che la destra locale e nazionale abbia mosso un dito", Pistoia Ecologista Progressista ci va giù duro. Quanto visto a Vicofaro è indegno della nostra città – tuonano –. Un’irruzione nella canonica, di fronte alla stampa, per inscenare lo sgombero di sei persone a uso e consumo della peggiore propaganda. Già da giorni non esisteva più alcuna emergenza Vicofaro. Grazie al solo intervento della Diocesi e di Caritas, che hanno messo in campo strutture, personale e finanziamenti, la parrocchia era stata svuotata, individuando soluzioni alternative per l’accoglienza. Rimanevano all’interno dei locali della parrocchia solamente sei persone, fragili e spaventate, che rifiutavano il trasferimento. È l’indegna conclusione di una vicenda che si sarebbe potuto e dovuto affrontare molto tempo fa – conclude Pep –, ma di cui il sindaco Tomasi e la maggioranza di centrodestra non si sono voluti occupare".
"È chiarissima la strumentalità politica, esclusivamente a fini elettorali, del sindaco e della destra cittadina – afferma Samuele Bertinelli, ex sindaco dem di Pistoia –. Lo dicono i toni delle dichiarazioni. Lo dice la tempistica degli interventi. Per anni si è seminato odio e razzismo a piene mani, e non si è cercata alcuna soluzione praticabile. Ora il ’raccolto’, a un passo dalle elezioni regionali. Ma Pistoia può e deve essere migliore di così".
albe