
Il successo della festa è stato sottolineato dal lungo applauso dalla piazza del paese di San Marcello remita: una moltitudine ha salutato la mongolfiera quando alle 18.26 ha superato l’altezza del campanile. Successo sofferto e per nulla scontato, messo in dubbio dalla frantumazione della base della mongolfiera, riparata in diretta. "Ho fatto un miracolo", è stato il commento di Alberto Pierazzi che il manufatto lo costruisce da sempre con le sue mani e se lo è trovato a brandelli. Con l’abituale calma, che da sempre lo contraddistingue, ha rimesso insieme i pezzi e lo ha mandato in cielo.
Questa è stata la certificazione dell’avvento di un anno buono, come la tradizione vuole, coronando tanti anni di successi. Dopo la notevole partecipazione alla processione della serata del 7 settembre, il volo del "Pallone" era l’attesa continuazione ideale e così è stato. Qualche apprensione c’è stata a causa del vento che ha complicato le operazioni per arrivare al decollo, rimasto a lungo in forse a causa del cedimento della base dell’aerostato ma, con un’operazione al limite dell’impossibile il pallone è stato riparato davanti alle centinaia di persone presenti, grazie alla professionalità e all’esperienza del padre dell’aerostato, Pierazzi appunto, ormai al 40° anno della prima volta in cui l’ha costruita.
L’intuizione che ha poi permesso il successo è stata quella di mettere due persone dentro la mongolfiera che, tenendo le braccia spalancate hanno permesso che l’aria calda riempisse l’involucro, così il pallone ha preso il volo in verticale e piegando poi verso sud ovest, lasciando solo qualche attimo di dubbio, immediatamente fugato, trasformando il fiato trattenuto in grido liberatorio. Anche il sindaco ha dato il suo contributo alle operazioni preliminari al decollo. Prima del lancio Luca Marmo, aveva salutato la folla assieme ai sindaci "gemelli", Thierry Pichery, di Saint Martin du Terte e Graziano Lapi di San Marcello di Ancona. Luca Marmo ha parlato del recupero del senso del rapporto con le altre comunità prendendo spunto dal legame di San Marcello con i Montgolfier, Pichery ha richiamato i valori europei e i legami di fratellanza a cui fare riferimento, mentre Lapi ha parlato di un rapporto da coltivare e far crescere. Al termine dei saluti, Marmo e Lapi hanno firmato un patto d’amicizia tra le rispettive comunità. Un successo vero per la manifestazione organizzata dal Comitato parrocchiale, diventata ormai identitaria rispetto ai paesani che l’aspettano per tutto l’anno, sia per i numerosi estimatori di una festa diventata uno degli appuntamenti imperdibili dell’estate montana, anche se, con questa celebrazione l’estate chiude i battenti, una sorta di primo giorno del lungo inverno che ci accompagnerà alla prossima stagione estiva che inizierà a luglio 2024.
Andrea Nannini