
Piante ornamentali L’export va a rilento "Valore vendite alto ma quantità in calo"
C’è notevole entusiasmo intorno ai numeri che sono stati ufficializzati sull’export florovivaistico nazionale che, deriva, in larghissima parte da ciò che viene prodotto nel distretto pistoiese. Ma, come ammonisce Confagricoltura con il suo presidente Andrea Zelari, bisogna prestare attenzione a come vengono riportati i dati per evitare di creare confusione. Ecco un esempio: l’andamento delle vendite all’estero per quantità (chilogrammi) di piante e fiori venduti (-8,63% da 2021 a 2022) è molto peggiore dell’andamento delle vendite all’estero per valore (euro) di piante e fiori venduti (+2,20% da 2021 a 2022). Rispetto a tale divaricazione, causata dal rialzo dei prezzi di vendita (+11,3% nazionale), il distretto pistoiese non fa eccezione, quindi al calo in valore dell’export nel 2022, segnalato nei giorni scorsi da Coldiretti, corrisponde un calo nettamente maggiore delle quantità di piante vendute.
"I dati sull’andamento in valore dell’export di piante ornamentali del polo florovivaistico pistoiese nel quarto trimestre del 2022 non giustificano alcun entusiasmo – dice Andrea Zelari –. È vero che c’è stato nell’ultimo trimestre una significativa frenata alla tendenza negativa dei trimestri precedenti, ma il segno è risultato ancora negativo sia per la fine del 2022 che su base annua. E soprattutto va ricordato che, per via dell’aumento dei prezzi, i dati delle quantità di piante esportate non possono che essere nettamente peggiori dei dati dei valori di vendita (in euro). Perciò non siamo ancora fuori dal tunnel".
Tutto questo in una panoramica specifica sull’aumento dei costi: c’è un +28% di media generato dalla guerra in Ucraina, con conseguenze sui prezzi di vendita (+11,3% medio) e sulle quantità di piante e fiori esportati. "Anche se a livello nazionale l’export di piante e fiori è aumentato in euro l’anno scorso del +2,20% – prosegue Zelari – passando da un miliardo e 215 milioni di euro del 2021 a un miliardo e 242 milioni di euro del 2022, tuttavia il dato delle quantità vendute è stato molto peggiore, passando da 654.956.723 chili del 2021 a 598.407.392 chili del 2022 che equivale a un calo percentuale pari a -8,63%". E di fronte a questi cali, come detto, bisogna stare attenti a non farsi prendere da facili entusiasmi e piuttosto andarci coi piedi di piombo aspettando con ansia i nuovi numeri che riguarderanno i primi mesi del 2023, notoriamente i più prolifici dell’anno.
"Si tratta di dati del florovivaismo nazionale – conclude il presidente di Confagricoltura Pistoia –, ma rispetto a tale divaricazione fra i risultati in euro del valore delle vendite di piante all’estero e in chilogrammi delle quantità esportate, causata dal rialzo dei prezzi, il Distretto vivaistico ornamentale pistoiese non fa eccezione, per cui al -8,25% annuale in valore del 2022 (con 363,3 milioni di euro), segnalato correttamente la settimana scorsa da Coldiretti, corrisponde purtroppo un calo nettamente maggiore delle quantità di piante vendute".
S.M.