
Nel capoluogo si spende il doppio rispetto alle altre realtà del territorio, ma l’intera provincia è fra le migliori in Toscana
PISTOIAOltre duecento euro in più di soldi investiti, per così dire, nel gioco d’azzardo online in soli dodici mesi dai pistoiesi che vivono nel capoluogo in confronto ai "soli" 108, ma siamo comunque a oltre il doppio, di quanto invece dicono i dati provinciali. Nel complesso, però, Pistoia e dintorni si conferma fra le migliori in Toscana, nel senso con il minor tasso di soldi spesi, per quanto riguarda la voglia di rischiare la fortuna, che spesso diventa dipendenza patologica, col gioco d’azzardo. A certificarlo è l’ultima uscita de "Il libro nero dell’azzardo – Mafie, dipendenze, giovani" relativo a quanto emerso al termine della ricerca effettuata nei mesi scorsi con i dati che, in ogni caso, si riferiscono al 2023 grazie all’impegno del gruppo di lavoro composto da Federconsumatori, Cgil e Isscom.
È bene specificare come, in generale, la ricerca di questi dati sia tutt’altro che facile, in special modo dal 2020 in poi quando è stata vietata la diffusione ufficiale dei numeri di dettaglio del gioco fisico e oggi si assiste ad un notevole ritardo nel reperire questi numeri, così come quelli per il gioco online. Per quanto concerne la classifica provinciale, Pistoia è all’ottantesimo posto con una raccolta di poco superiore ai 286 milioni di euro a fronte di un totalizzatore che si è fermato a quota 270 milioni in tema di vincite. Basta una banale sottrazione per capire che la perdita complessiva è stata di 15 milioni e 413mila euro per la sola nostra provincia. Cosa si potrebbe fare con quei soldi? Se uno si limita ai beni pubblici, sicuramente riasfaltare diverse decine di chilometri oppure costruire una nuova scuola mentre per il privato, magari, il sogno di godersi una vita decisamente differente da quella attuale in qualche paradiso naturalistico oppure fare importanti investimenti in tema immobiliare. Altrettanto interessante, poi, il confronto da mettere in atto fra quanto fatto registrare nel 2022 e nell’anno successivo: in questo frangente si vede come la nostra provincia passi da 262 milioni e mezzo circa a 286 di raccolta da gioco online con un incremento di poco meno di 24 milioni che corrisponde ad un +9%.
Per confrontarla con altre città toscane, per esempio, a Prato siamo al +14,6%, Firenze addirittura al +26,5%, Lucca al +10,6% e Siena solo al +0,2%. Con queste premesse si arriva alla raccolta pro-capite (quanto in teoria spenderebbe ogni cittadino nella fascia d’età fra i 18 e i 74 anni) che mette Pistoia al 70° posto con 1382,40 euro a fronte dei 1274 del 2022 con incremento di 108 euro. In questa specifica voce, nella nostra regione numeri più bassi si registrano soltanto per Pisa (1374) e Siena (1350). Soffermandosi sul comune capoluogo e basta, invece, la panoramica cambia leggermente. La raccolta complessiva vale il 74° posto in Italia con poco meno di 79 milioni di euro raccolti nel 2023 a fronte di 74.817 milioni di vincite e poco più di 4 milioni di perdite complessive.
Ma il dato che sorprende è la proiezione sul pro-capite: Pistoia è in basso, addirittura al 92° posto e meglio in Toscana fa solo Lucca, con 1255 euro a testa e incremento in un anno importante di quasi 250 euro visto che si partiva da quota 1008. Una proiezione, questa, che deve far tenere gli occhi aperti soprattutto all’interno della nostra città. Per concludere, è bene sapere che a livello nazionale si è passati dai 49 miliardi giocati in rete nel 2020 ai quasi 82 nel 2023 e la media italiana di spesa pro-capite sarebbe di 1.926 euro a testa. Non va dimenticato, infine, che da questi sistemi è pressoché certificato che passa anche la criminalità organizzata visto che viene stimato circa il 20% di quella cifra complessiva per il riciclaggio di denaro sporco da "ripulire".
Saverio Melegari