
Il consiglio comunale sta per approvare il Piano Strategico della Cultura, strumento presentato dal sindaco Oreste Giurlani e dal vicesindaco Guja Guidi, arrivato finalmente al termine di un lavoro iniziato nel 2016, una fotografia dello stato dell’arte di un importante settore della vita cittadina. Nelle 64 pagine del Piano, l’agenda delle priorità, i passi che hanno portato alla definizione di Pescia nel contesto culturale italiano e internazionale, la valorizzazione delle eccellenze presenti sul territorio, concepite come veicoli di cultura, la definizione di museo diffuso, il ruolo di Città dell’Infanzia e la tradizione musicale. Tre gli ambiti di intervento delineati: sistema museale, infrastrutture per la cultura, celebrazione delle memorie della città, oltre a un piano di marketing integrato e una ipotesi di gestione delle varie realtà. "Pescia è una città straordinaria – afferma Giurlani –. Una città meravigliosa, con un patrimonio artistico culturale la cui valorizzazione ha messo in moto, da qualche tempo, un meccanismo che ora dobbiamo accelerare, per coglierne i frutti molto importanti per l’oggi e ancor più per il domani che verrà. Pescia non propone il Piano Strategico della Cultura per competere con altre città e fregiarsi di un titolo da tenere in bacheca: lo fa perché da città abituata a non mostrare le proprie eccellenze e a preferire il lavoro quotidiano vuole ora aprire, con alcune azioni decisive contenute nel Piano, una nuova fase della storia di questo territorio". "Nell’agenda della programmazione europea– aggiunge Guidi – in ambito culturale ci sono diverse parole chiave: sostenibilità sociale, economica e ambientale, accessibilità, efficienza, innovazione di prodotto e di processo, sviluppo tecnologico e molte altre. Perché questi termini non rimangano vuoti slogan, bisogna quindi essere concreti e questo Piano Strategico infatti, i cui lavori di redazione sono iniziati ormai alcuni anni fa, non è un adempimento formale o un vezzo, ma una scelta compiuta dall’amministrazione comunale per definire obiettivi sostenibili con le risorse e i vincoli a disposizione; non riguarda solo la cultura in senso stretto, ma lo sviluppo integrato della filiera cultura-sviluppo locale-turismo".
E.C.