
Un ulteriore sopralluogo nell’orditura dove è morta Luana D’Orazio, per analizzare nuovamente l’orditoio killer, sarà effettuato dal perito incaricato dalla procura, l’ingegner Carlo Gini. E sarà assieme ai tecnici delle parti, i periti della famiglia D’Orazio e quelli degli indagati, la titolare Luana Coppini, il marito (titolare di fatto) Daniele Faggi ed il tecnico manutentore Mario Cusimano. Tutti torneranno in azienda la prossima settimana ed è probabile che l’orditoio possa essere di nuovo messo in funzione. Un’altra prova che si rende necessaria a fronte delle ultime indiscrezioni che stanno via via trapelando, in particolare dalla decrittazione dei dati della scatola nera del macchinario tessile effettuta dagli esperti della Karl Mayer, la casa produttrice tedesca.
Informazioni preziose utili a ricostruire la dinamica dell’incidente che è costato la vita alla giovanissima apprendista, madre di un bambino di cinque anni. Sembra che l’orditoio, quando è avvenuto l’infortunio, stesse viaggiando a forte velocità, essendo in fase di scarico.
Inoltre il consulente della famiglia d’Orazio, Andrea Rubini, ha rivelato che ci sarebbero soltanto quattro-cinque secondi fra il momento in cui Luana è stata agganciata dall’orditoio e il momento in cui una mano per ora rimasta ignota avrebbe bloccato il macchinario che la stava stritolando. Sono tante, quindi, le novità che richiedono ulteriori approfondimenti prima che venga redatta definitivamente la perizia dal consulente per poi essere consegnata alla procura. L’unica certezza al momento è che la consegna del documento tecnico sulla morte di Luana ai magistrati pratesi dovrà avvenire entro l’11 luglio prossimo.
I periti ancora una volta di fronte all’orditoio killer dovranno capire che cosa è successo quel giorno alla luce di novità che al momento restano indiscrezioni: la procura non si è espressa al riguardo né con conferme né con smentite. Rimane in attesa della relazione finale. Il consulente della famiglia D’Orazio ha chiesto invece che venga fatta chiarezza sull’identità di chi nel momento dell’incidente si trovava vicino a Luana.
Sa.Be.