Per non dimenticare mai Applausi e commozione per le vittime del covid

Nel parco della Vergine sono stati piantati due alberi a imperitura memoria. Fedi (Misericordia): "Doloroso ricordare quei momenti dove mancava tutto".

Per non dimenticare mai  Applausi e commozione  per le vittime del covid

Per non dimenticare mai Applausi e commozione per le vittime del covid

Le mascherine che mancavano, i parenti dei defunti che non potevano vedere i loro cari neppure per l’ultimo saluto, le prime barelle di biocontenimento, i volontari delle associazioni che aspettavano anche venti giorni prima di far ritorno a casa per non contagiare i familiari e poi lo smarrimento totale, senza sapere come e quando sarebbe finita. Ricordi e momenti di forte commozione che hanno caratterizzato la "Giornata nazionale del ricordo delle vittime del covid", che a Pistoia è stata celebrata alla presenza di tutte le autorità cittadine nel Parco della Vergine, sede operativa della Misericordia, dove sono state messe a dimora due piante a ricordo delle vittime e in segno di ringraziamento nei confronti dei volontari per il loro impegno.

"Ho appena visto gli alberi che sono stati allocati per ricordare questa giornata e sono molto commossa – ha dichiarato il prefetto Licia Donatella Messina –. Credo che questa esperienza abbia toccato tutti e lasciato un segno profondo in ognuno di noi". "All’inizio – ha ricordato Sergio Fedi, presidente della Misericordia di Pistoia – nessuno di noi sapeva come comportarsi, mancavano le mascherine, mancavano le tute, mancava tutto: ci siamo dovuti arrangiare come abbiamo potuto". "Con questa cerimonia – ha detto il sindaco Alessandro Tomasi – vogliamo ricordare tutte le persone che sono decedute durante quel periodo, in particolare coloro che sono morti lavorando, perché il meccanismo fatto di medici, infermieri, protezione civile, volontari e tante altre persone che hanno gestito quegli esercizi che dovevano rimanere aperti per necessità, non si è mai fermato. Alcune di quelle persone hanno contratto il virus e sono venute a mancare. Noi oggi vogliamo portare ai loro familiari una parola di conforto".

"Abbiamo anche capito – ha aggiunto Anna Maria Celesti, presidente della Società della salute pistoiese e vicesindaco di Pistoia – che il territorio era ed è un punto fondamentale per la presa in carico del cittadino. Speriamo che il sacrificio di tanti nostri concittadini possa servire a fare quel cambiamento di cui c’è bisogno nel mondo della prevenzione e della sanità". "I due alberi messi a dimora – ha spiegato Roberto Fratoni, segretario generale della Misericordia di Pistoia – sono un salice piangente, a ricordo di tutte le persone che purtroppo non ce l’hanno fatta durante la pandemia e una quercia, come simbolo di forza e resistenza per ricordare l’impegno di tutti i volontari del soccorso". A scoprire le targhe poste accanto alle due piante sono state le vedove di Ermanno Buiani (Maria Paola), punto di rifermento della Misericordia per tanti anni e Brunello Becarelli (Carla), storico volontario della Confraternita, entrambi morti a causa del covid.

Patrizio Ceccarelli