
Il bimbo è ricoverato in codice rosso
Pistoia, 3 febbraio 2015 - Atterraggi e decolli anche prima dell'alba e dopo il tramonto. Il Pegaso volerà così anche di notte, oltre che nelle ore diurne, dalla piazzola dal presidio ospedaliero di Pistoia. Proprio in questi giorni infatti l’ospedale ha ricevuto l’autorizzazione da Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile) ad effettuare anche le operazioni di atterraggio e decollo del Pegaso durante le ore notturne. L’elisuperficie del San Jacopo è, infatti, una struttura ai massimi livelli di sicurezza e che, al contrario di quella del vecchio ospedale del Ceppo, è abilitata anche ad effettuare le operazioni di volo notturno. L’attuale elisuperficie permetterà l’atterraggio anche di elicotteri di dimensioni maggiori. La piazzola è collocata sul lato sud dell’edificio ospedaliero, di fronte all’area dell’emergenza e urgenza: dal 21 luglio 2013, giorno in cui è stato attivato il nuovo ospedale, ad oggi è stata utilizzata per 26 atterraggi, nelle ore diurne, provenienti, in larga parte, dal territorio montano della provincia pistoiese; in particolare dal Comune di Abetone ed a seguire da quello di San Marcello.
I trasporti al presidio ospedaliero San Jacopo hanno in massima parte riguardato pazienti con patologie traumatiche, seguiti da quelli affetti da infarto al miocardio con accesso diretto all’emodinamica. Il dottor Piero Paolini spiega che l’elisoccorso viene attivato per le “missioni” di emergenza e urgenza che devono consentire l’ospedalizzazione del paziente nel minor tempo possibile, in linea con le indicazioni internazionali, secondo le quali la precocità dell’intervento condiziona fortemente gli esiti di mortalità e disabilità residua. “L’intervento con l’elisoccorso deve assicurare il trasporto del paziente direttamente dal luogo dell’evento all’ospedale appropriato, per dotazioni e funzionalità, assicurando il percorso di diagnosi e cura più ottimale”. L’elisoccorso viene utilizzato per soccorsi competitivi rispetto al trasporto via terra, per interventi territoriali di emergenza e urgenza (primari), per trasporti intraospedalieri (interventi secondari) e per missioni tecnico logistiche su richiesta del Soccorso Alpino e Speleologico Toscano.