Obiettivo puntato sulle opere: "Casello di Montecatini e Collodi"

Bartolini (Lega): "Non è possibile che le code inizino già in autostrada. Ma è importante anche il treno". . Il paese e il parco: "Sono una eccellenza mondiale, ma è come avere un tesoro nascosto sotto la polvere" .

Confermare le vittorie elettorali ottenute cinque anni fa, valorizzare Collodi e lavorare per provare ad arrivare alla chiusura dell’inceneritore di Montale, prevedendo un nuovo impianto nell’area fiorentina o pratese in base ai consumi. Ecco proposte e pensieri della consigliera regionale della Lega Luciana Bartolini, a poche settimane dal voto.

Bartolini, parliamo di opere pubbliche che riguardano il territorio provinciale: quali sono le più urgenti?

"Penso al casello all’uscita di Montecatini, visto che se ne parla da oltre trent’anni: non è possibile che le code inizino già in autostrada. C’è poi la terza corsia, ma io mi focalizzerei anche sul treno. Se fosse finito il raddoppio ferroviario in tempi brevi sarebbe meglio, perché danneggia Montecatini. E c’è il problema alla galleria del Serravalle".

Lei ha più volte portato all’attenzione l’importanza della valorizzazione di Collodi: quali sono a suo avviso le azioni prioritarie da adottare?

"Innanzitutto bisogna pensare alla viabilità: Il paese e il parco sono un’eccellenza mondiale, ma è come se avessimo un tesoro nascosto sotto la polvere. Dalla parte centrale ci sono i veicoli che vanno alle cartiere, e nel 2019 la Regione aveva stanziato 100mila euro per uno studio di fattibilità per una viabilità alternativa, ma mi risulta che il sindaco di Capannori si sia opposto. E senza una viabilità adeguata, Villa Garzoni e Collodi vengono sfruttare al 50 per cento del loro potenziale. Dico poi che bisognerebbe impegnarsi per arrivare a costituire il “Parco Europeo della Fiaba“.

Sono in arrivo due appuntamenti elettorali importanti: cosa si aspetta dal centrodestra tra amministrative ed europee?

"Sono sicura che alle urne otterremo risultati positivi, partendo dalla riconferma di Chiesina, Agliana e Montecatini. Spero che possa poi esserci qualche sorpresa positiva, anche perché alle comunali gli elettori votano spesso il candidato più che il partito. Per le elezioni europee, spero nella riconferma di Susanna Ceccardi: avere una rappresentanza al Parlamento Europeo è importante, per tutta la Toscana"

L’elettorato pistoiese, sia a livello di Comune che di Provincia, può ancora considerarsi saldamente di sinistra come lo era sino a pochi lustri fa?

"La nostra provincia ha una tradizione “rossa“ che si sente ancora, anche se meno rispetto al passato. Posso ricordare poi che la Lega è stata l’unico partito a votare contro l’abolizione delle Province? Sono favorevole al superamento della riforma Delrio e al potenziamento degli enti provinciali. Ne gioverebbero i territori: penso a esempio al Padule di Fucecchio che è ormai di competenza della Regione. Ma non è stato fatto nulla di davvero concreto per valorizzare l’area, nemmeno accordandosi con i privati.

Problema rifiuti: come uscirne?

"Sono entrata in consiglio regionale nel 2018 ed è da allora che sento parlare di Piano Regionale dei rifiuti. La verità è che Ato Toscana Centro manca di impianti, soprattutto dopo la chiusura definitiva di Case Passerini. Ma per me l’impianto di Montale va chiuso, perché il territorio ha già dato. Servono nuove strutture per smaltire rifiuti, è vero, ma penso che dovrebbero essere realizzate tenendo conto delle esigenze e dei numeri del territorio. Prato e soprattutto Firenze sono le aree che producono più rifiuti, in termini di area vasta".

Giovanni Fiorentino