
Alcuni veicoli percorrono l’attuale tracciato della strada che porta da Pistoia a Montale, all’altezza del parco di Celle: è uno dei tratti più trafficati (foto Castellani)
Pistoia, 1 agosto 2023 – Quattro chilometri e 629 metri di nastro d’asfalto che rappresentano una speranza di maggior sicurezza stradale, di snellimento del traffico in due centri abitati che oramai non ne possono più di incidenti – spesso anche mortali – come Pontenuovo e Santomato, un’arteria più veloce ed efficiente per collegare il capoluogo con Montale e Prato. Ma l’investimento che andrebbe messo in piedi per la variante della SP5 "Montalese" è notevole: poco meno di 32 milioni di euro, per la precisione 31.694.285 euro, che divisi per la lunghezza del tracciato fanno circa 7 milioni di euro a chilometro.
In mezzo, ovviamente, c’è di tutto: espropri, costruzione del tracciato, un nuovo ponte sul torrente Bure, sei rotatorie, la sistemazione dei collegamenti con la viabilità già esistente. E’ questo quello che c’è scritto all’interno del progetto di fattibilità tecnico-economica che la Provincia di Pistoia, sfruttando un finanziamento che è arrivato dalla Regione Toscana, nei mesi scorsi ha affidato alla Ingeco Srl di Pisa: redatto dagli ingegneri Alessandro Panattoni, Nicola Lenza e Alessandro Lorenzi, inizialmente sono stati ipotizzati quattro tipi di tracciato sottoposti ai vari enti (Provincia e i Comuni di Pistoia e Montale) che, alla fine, hanno fatto sintesi arrivando a scegliere il cosiddetto "Nord-2".
Entrando nel dettaglio, si tratterebbe di una strada di tipo extraurbano secondario, con unica carreggiata con corsie larghe 3,75 metri e banchine da un metro e mezzo da ciascun lato per un ingombro complessivo di 10,50 metri. L’ipotesi di tracciato, pertanto, prevederebbe la partenza da via Umberto Mariotti nella zona industriale di Sant’Agostino con una rotatoria che immetterebbe nella nuova viabilità per giungere ad una seconda rotonda per raccordare via dei Gatti e via Buraccia e Pacinotta. Da lì, la variante risalirebbe leggermente verso nord per poi correre parallela alla strada sopracitata arrivando ad una terza rotatoria nei pressi dell’attuale punto più ad est di via Girone di Mezzo, lasciando la "porta" aperta ad un successivo collegamento con via Toscana e l’"Asse dei vivai" fino al nuovo casello di Pistoia Est della A11, così come richiesto dal Comune.
Da qui, poi, il passaggio sulla Bure con la costruzione del nuovo ponte di luce netta pari a 45 metri che andrebbe a terminare su via della Chiesina per poi proseguire fino a due successive rotatorie. La prima per regolare l’intersezione con via Retta e Lunga, la seconda con via del Forramoro che servirà anche per lasciare il territorio pistoiese. In questo luogo, però, andrà prevista una ulteriore viabilità di supporto perché, secondo i progetti in essere, dovrà transitarci la "Ciclovia del Sole" che scenderà giù dalla "Pistoia-Riola" passando poi per Montale ed andrà fino a Firenze. Superata via del Forramoro, sempre in maniera parallela la variante scorrerà in mezzo ai vivai per raggiungere via Berlinguer a Montale e rientrare, così, nella circonvallazione della cittadina.
La traccia è stata fatta ma il percorso è lungo, con la preoccupazione di non riuscire a coprire una cifra che permetterebbe di dare dare vita all’infrastruttura pubblica più dispendiosa degli ultimi trent’anni in provincia. Risolvendo una volta per tutte gli arcinoti problemi del tracciato esistente.
S.M.