Numeri in calo, incognita Toscana

Contagi settimanali da 993 a 767. Ma siamo sopra 250 su 100mila

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di Davide Costa

Sono 767 i nuovi positivi degli ultimi sette giorni nella provincia di Pistoia. Un dato che segna un discreto miglioramento rispetto a lunedì scorso, quando i positivi della settimana precedente erano stati 993. Numeri, sì in miglioramento, ma che non sono ancora sufficienti per riportare l’ormai famoso dato dei contagi su 100mila abitanti sotto quota 250: a ieri la provincia era a 263 (230 l’area pistoiese e 311 la Valdinievole). Anche in questo caso si notano comunque segnali di miglioramento incoraggianti: una settimana fa il dato complessivo era a 335 (280 la zona di Pistoia e 415 la Valdinievole). A voler vedere il bicchiere mezzo pieno, insomma, le cose stanno iniziando ad andare per il verso giusto e se il trend di discesa dovesse rimanere questo, nei prossimi giorni potremmo trovarci per la prima volta dopo diverse settimane sotto quota 250 contagi per 100mila abitanti, quindi fuori dalla fascia per la quale il ministero della Salute ritiene necessaria l’applicazione delle restrizioni più rigide.

C’è un però. Che non è un però da poco e riguarda i dati complessivi della Regione, attualmente sopra quota 250. Finché il dato complessivo dell’intera Toscana non scenderà sotto quel livello, non si potrà comunque andare a valutare l’incidenza dei contagi nelle singole province, ma verrà preso in considerazione soltanto il dato aggregato. Nel corso della prossima riunione (prevista per venerdì) ci sarà una nuova valutazione dei dati regionali e verrà deciso l’eventuale cambio di colorazione da rosso ad arancione.

Dunque se l’indice di contagio per 100mila abitanti dovesse tornare sotto quota 250 (col conseguente ritorno della Toscana in arancione da martedì 6 aprile, toccherebbe al presidente della Regione Eugenio Giani valutare di nuovo i dati disaggregati dei singoli territori (province e comuni) e prendere le decisioni del caso. E’ a quel punto – presumibilmente venerdì – che si andrebbero ad analizzare i numeri e a prendere le decisioni del caso. Fermo restando che, per decisione del governo centrale, le scuole almeno fino alla prima media riapriranno anche in caso di permanenza in zona rossa, si riaprirebbe il fronte legato a se e quali territori della nostra provincia riaprire. Tornando ai numeri degli ultimi sette giorni, ci sono stati 397 positivi nell’area pistoiese e 370 in Valdinievole (su una popolazione, rispettivamente di 172.602 e 119.095 abitanti). Le incidenze più alte di contagi riguardano Larciano (601 positivi per 100mila abitanti), Ponte Buggianese (463), Montale (406), Abetone Cutigliano (393) e Pescia (386).

"Difficile commentare la situazione attuale – spiega il presidente della Provincia Luca Marmo –. Credo che la cosa più intelligente sia quella detta nei giorni scorsi dal premier Mario Draghi, che ha affermato che i numeri sono numeri e come tale parlano da soli, senza bisogno di grandi interpretazioni. Quel che è certo è che il nostro territorio è particolarmente provato dalle precedenti settimane trascorse in zona rossa, prima del passaggio dell’intera regione. Dobbiamo lavorare sul rispetto delle regole per far sì che questi numeri calino il più presto possibile e, di conseguenza, che le restrizioni vengano allentate. E d’altronde i ristori per chi sta soffrendo di più diventano una condizione fondamentale per garantire la tenuta del sistema socio economico. In questo spirito sta la richiesta, sottoscritta da tutti i sindaci della provincia, che ho inviato la settimana scorsa al Presidente Giani perché si faccia promotore di ogni azione di sostegno all’indirizzo del nostro territorio".