Da questo lunedì il cambio della guardia al vertice del comando provinciale dei Vigili del Fuoco è realtà, con l’arrivo da Bologna – dove svolgeva il ruolo di dirigente vicario – di Fabrizio Priori. Ha preso il posto di Fabio Tossut, trasferito al dipartimento di Roma-Viminale.
Per Priori si tratta del primo incarico alla guida di un comando provinciale: è entrato in servizio nel 2004 ed ha avuto importanti mansioni, soprattutto in ambiti informatici. Rimarrà a Pistoia fino all’agosto 2026, in un territorio variegato nel quale gli interventi e le complessità non mancano. E negli ultimi mesi nemmeno le polemiche sono state da meno, visto il braccio di ferro (culminato con uno sciopero davanti alla Prefettura, ma poi progressivamente risoltosi) fra Tossut e i sindacati.
Comandante, come è iniziato il suo lavoro qui a Pistoia?
"Sto conoscendo le persone e le ascolto per capire quella che è la realtà e quali aspetti ci possono essere da migliorare: ho parlato con i capi-turno, col personale amministrativo e con le varie anime all’interno della sede centrale".
Quali sono le prossime mosse e i primi obiettivi?
"Nei prossimi giorni mi sposterò anche nei distaccamenti di Montecatini e San Marcello, ma l’obiettivo è semplice: migliorare il servizio di emergenza grazie ad una più efficiente organizzazione interna".
Arriva in una realtà nella quale si fa sentire la carenza di organico: cosa ne pensa?
"E’ un problema oramai strutturale in tutta Italia, non solo a Pistoia: nel mio periodo a Bologna, per esempio, ho lavorato con una mancanza di 35 persone rispetto allo standard abituale. Purtroppo il turn-over che c’è stato in questi anni non è riuscito a rispettare i numeri precedenti e, quindi, si riesce ad integrare l’organico con maggiori difficoltà".
La sede centrale di Pistoia, fra l’altro, di recente ha visto un’ampia opera di restyling tecnologico: un bel modo di stare al passo coi tempi, non trova?
"La struttura è ottima: nella fattispecie, il precedente comandante si è impegnato molto per quanto concerne la digitalizzazione ed i risultati sono evidenti. Io proseguirò nel solco che ha già tracciato lui perché ritengo che la discontinuità non sia mai positiva: ci sono obiettivi da raggiungere ma questo non significa che bisogna ripartire da zero. Una volta conosciuta a fondo la struttura ed il personale, se servirà, potrò pensare a qualcosa di diverso ma che non è troppo differente da quanto c’è stato finora".
A proposito di predecessore: i mesi scorsi sono stati caratterizzati da un duro confronto-scontro, sfociato anche in uno sciopero, fra una parte importante del personale e il vecchio comandante. Che accoglienza si aspetta?
"Nelle conoscenze iniziali, ovviamente, c’è anche il colloquio con i rappresentanti sindacali: capirò le motivazioni che hanno portato a quanto successo, visto che finora l’ho appreso soltanto da ciò che ho letto. Il mio obiettivo è improntare un rapporto corretto coi sindacati perché il traguardo finale è uno soltanto: garantire una macchina dei soccorsi efficiente per essere pronti per qualsiasi tipo di servizio da svolgere".
Saverio Melegari