Novantenne maltrattata. La badante a processo dopo la denuncia dei figli

Avevano trovato la madre, malata di Alzheimer, a terra con lividi inspiegabili . Scattate anche delle immagini delle condizioni precarie dell’anziana.

Comparirà davanti ai giudici del collegio presieduto da Stefano Billet la badante accusata di maltrattamenti aggravati e lesioni nei confronti della donna di 91 anni, malata di Alzheimer, che le era stata affidata dai figli. La donna, Marii Livioara, 46 anni, originaria della Romania, è difesa dall’avvocato Maria Vittoria Morselli di Foro di Pistoia. Il processo inizierà il 15 maggio 2024.

E’ l’esito dell’udienza preliminare di ieri mattina in tribunale, a Pistoia, dove si è discussa la richiesta di rinvio a giudizio da parte della Procura nei confronti della donna. La vittima si è costituita parte civile, rappresentata dall’avvocato nominato per lei dal curatore speciale, nominato a sua volta dal giudice tutelare vista la condizione di fragilità dell’anziana che costituisce, in questa vicenda, la circostanza aggravante di persona che non si può difendere.

I fatti che saranno affrontati nel corso del dibattimento sono recenti e risalgono ai primi giorni di ottobre del 2023 quando i figli della novantenne, che lavorano tutti, assunsero una nuova badante per la madre, affetta da Alzheimer e non più autosufficiente. Ma subito qualcosa li mise in allarme perchè dopo due giorni dall’assunzione, uno dei figli andò a trovare la madre e rimase colpito dal disordine della casa e dalle pessime condizioni igieniche in cui si trovava l’anziana. Il giorno dopo ancora fu un’altra persona di famiglia a far visita a casa e l’anziana era per terra. La badante si scusò dicendo che non era riuscita a rialzarla.

Il terzo giorno di assistenza fu anche l’ultimo perchè l’anziana era sotto il tavolo, anche stavolta in condizioni igieniche deprecabili e la badante era a sua volta in terra, in stato di ubriachezza. Fu il figlio a trovare le due donne in quelle condizioni e a documentare la situazione scattando alcune fotografie. Furono chiamati i carabinieri e un’ambulanza. L’anziana aveva dei lividi sulle braccia che fino a qualche giorno prima non c’erano e in ospedale fu stilato un referto inferiore a venti giorni. Di quelle lesioni non fu trovata una spiegazione.

La denuncia presentata dai figli della donna, corredata dalle immagini, dette subito il via a una serie di accertamenti svolti dai carabinieri sotto la direzione del sostituto procuratore Giuseppe Grieco che, al termine delle indagini, chiese il rinvio a giudizio della badante. Rinvio disposto ieri dal giudice, in assenza della richiesta di riti alternativi, e ritenendo che il vaglio del dibattimento possa accertare la verità su questa dolorosa vicenda.

l.a.