
Il raid del vandali avvenuto qualche notte fa ha destato allarme e preoccupazione nei residenti del quartiere di Vicofaro e la. polizia ha svolto gli accertamenti Foto di repertorio
Un fine settimana segnato da atti vandalici ha scosso la quiete di via Santa Maria Maggiore, nel quartiere di Vicofaro, dove, tra il pomeriggio e la notte di sabato 7 giugno, ben cinque auto sono state ritrovate danneggiate. Vetri infranti, sportelli ammaccati e segni evidenti di manomissione: questo il bilancio di ore di disordine che hanno lasciato diversi residenti preoccupati e amareggiati. A dare l’allarme in piena notte è stata la polizia, intervenuta dopo diverse segnalazioni.
Tra coloro che sono stati svegliati dagli agenti figura Furio Focardi, 79 anni, residente della zona. "Mi hanno svegliato alle 4 del mattino dopo la segnalazione di alcuni vicini che avevano sentito rumori sospetti sotto casa e giustamente hanno chiamato le forze dell’ordine – ci ha raccontato –. Sono sceso e ho trovato la mia auto danneggiata, insieme a quella parcheggiata accanto. Una scena che non auguro a nessuno soprattutto alla mia età, ho figli grandi, ma avevo subito pensato al peggio".
Il danno subito è stato stimato in circa duecento euro, ma è stato più lo spavento ad aver spiazzato l’uomo che si è visto suonare il campanello in piena notte. L’ondata di danneggiamenti non è iniziata lì. Già nel pomeriggio dello stesso sabato, un’altra residente aveva segnalato un vetro lato guida spaccato sulla sua vettura nella stessa zona.
I sospetti delle forze dell’ordine si sono rapidamente concentrati su un individuo che camminava poco distante con le mani insanguinate. L’uomo, presumibilmente in stato di alterazione, al momento dei fatti, è stato identificato, ma non essendo stato colto in flagrante, la denuncia è stata formalizzata contro ignoti. Furio Focardi, indignato per quanto accaduto, ha deciso di scrivere una lettera aperta sia all’amministrazione comunale che al vescovo di Pistoia, Fausto Tardelli.
Nella lettera esprime profonda preoccupazione per quella che definisce una "convivenza sempre più difficile" con alcuni migranti presenti nel quartiere, sottolineando che la persona sospettata risulterebbe residente presso la parrocchia di Vicofaro. "Non è razzismo – precisa Focardi –, ma una richiesta di giustizia e sicurezza. Noi residenti ci sentiamo abbandonati, non possiamo più vivere nella paura".
Michela Monti