"Niente assemblea per i lavoratori" Azienda condannata

I rappresentanti degli operai: "Comportamento antisindacale". Ma l’impresa: "Avevamo solo chiesto di posticipare la data"

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Condannata dal tribunale di Pistoia per condotta "antisindacale nell’aver negato lo svolgimento dell’assemblea sindacale convocata durante l’orario di lavoro per il 12 maggio scorso". E’ la sentenza emessa dal giudice Emanuele Venzo nei confronti della Vichi Focus srl, società che svolge attività di controllo qualità e tessuti ad Agliana. A denunciare il comportamento antisindacale sono state le organizzazioni sindacali Filctem Cgil di Pistoia, Femca Cisl Toscana Nord e Uiltec-Uil Toscana e area vasta che hanno portato il caso di fronte al giudice del lavoro. "Per l’azienda quell’ordine del giorno, ’relazioni sindacali’, era ritenuto generico e non urgente – spiega Massimiliano Brezzo, segretario generale Filctem Cgil Pistoia-Prato –. Fra le motivazioni addotte anche il troppo poco tempo dalla convocazione in un momento in cui c’era troppo da lavorare e il fatto che la data non fosse stata concordata preventivamente". Tema dell’assemblea sarebbe dovuto essere gli arretrati dovuti agli oltre cento dipendenti e per il quale "l’azienda non è disponibile a concordare un piano di rientro, rischiando che il credito, non quantificato, nato nel 2017 vada in prescrizione". I sindacati confederali raccontano di un’assemblea fatta a marzo, seguita da altre due indette dalla società. "Poi abbiamo deciso di convocare un’assemblea il 9 maggio e mandato la convocazione il 4 maggio – prosegue Brezzo – Vichi Group ha risposto che il preavviso non era abbastanza", quindi il posticipo al 12 maggio, ma l’11 i lavoratori fanno sapere che non ci sono comunicazioni in bacheca. Quindi la denuncia e tutto ciò che ne è seguito. La Vichi Focus srl non appena ha ricevuto la sentenza ha presentato ricorso. "Non abbiamo ostacolato lo svolgimento dell’assemblea, ma abbiamo chiesto di posticiparla perché eravamo pieni di lavoro e in ritardo di 6-7 giorni nelle consegne – spiega Donato Vichi, responsabile del personale – Il 4 maggio ci arriva la prima pec dai sindacati per l’assemblea del 9, poi spostata al 12 dopo la nostra richiesta. Per noi troppo poco tempo così abbiamo chiesto di posticiparla al 30 maggio o al massimo ad inizio giugno. Non ci sono state risposte se non l’arrivo dei sindacati in azienda per affiggere l’avviso". Vichi sottolinea "che non c’è nessuna rivolta dei dipendenti. Riguardo agli arretrati da sanare abbiamo fatto un accordo firmato da 114 su 117 dipendenti e in più abbiamo inviato un documento in cui si rinuncia alla prescrizione. Vogliamo saldare i debiti rimasti. Per quanto riguarda gli adeguamenti salariali del contratto nazionale abbiamo inserito in busta i due aumenti".