
Nidi gratis, bimbo accolto Accettata la convenzione
"L’istruttoria della domanda è terminata ed ammessa al finanziamento", è la frase che mette fine all’odissea di una famiglia aglianese che, pur avendo i requisiti, rischiava l’esclusione del proprio figlio dalla misura ‘Nidi gratis’ della regione Toscana. Ora, con la convenzione firmata tra il comune di Agliana e il nido privato accreditato di Prato scelto dalla famiglia, può accedere al finanziamento. "La comunicazione mi è arrivata dal comune di Prato" – ha riferito ieri la mamma del piccolo, che si era rivolta a La Nazione, per segnalare che ‘Nidi gratis’ è "un provvedimento con un’enorme quantità di paletti, in più con scarica barile tra Comune e Regione". Ora che l’incubo è finito la signora dice: "Siamo molto contenti dell’esito positivo della vicenda, il nostro bambino avrà diritto ad un percorso educativo e di questo siamo entusiasti. Dispiace però sapere che questo risultato è arrivato con molta insistenza e con l’aiuto de La Nazione. Vi ringraziamo per averci dato attenzione. Ma non tutti hanno la possibilità o le competenze per sapere come muoversi, spero quindi - conclude la mamma - che altre famiglie sul territorio abbiano giovato della nostra piccola battaglia".
L’assessore alla scuola del comune di Agliana, Giulia Fondi, ha confermato: "Le convenzioni sono state firmate quindi il caso si è risolto nel migliore dei modi. Il mio ringraziamento va a Simona Lombardi, responsabile servizi educativi del comune di Agliana, che ha lavorato assiduamente per risolvere il problema. Ovviamente mi sono interessata in prima persona della questione". Fondi martedì ci aveva informato che erano in vista novità positive. "Abbiamo chiesto alla Regione un’integrazione al bando – aveva informato – per stipulare la convenzione con nidi privati di Prato". Una corsa contro il tempo, poiché il termine per la conclusione l’iter è il 28 luglio. Ricostruiamo brevemente la vicenda, che riguarda due genitori e il loro bambino, tutti residenti ad Agliana, dove a maggio avevano fatto richiesta di accesso al nido comunale, non accettata perché non c’erano posti. A giugno la coppia ha fatto domanda per il nido gratis nel comune di Prato, ad un nido privato convenzionato con la motivazione della prossimità prevista dal bando: il nido si trova a 550 metri dal luogo di lavoro della mamma. Il comune di Prato comunicava che la domanda non era accettabile: si doveva prima fare domanda a un nido comunale di Prato e solo a seguito di rifiuto si poteva fare domanda in un nido convenzionato. La coppia è entrata così in un vicolo cieco. Il bambino era nella lista di attesa del comune di Agliana, ma non nel comune di Prato. Come stabilito dalla Regione, la domanda poteva essere accolta in presenza di una convenzione tra il Comune di residenza del bambino e quel servizio privato. Ma non c’erano i tempi per un avviso pubblico, previsto per legge, rivolto ai nidi privati dei Comuni limitrofi.
Piera Salvi