Abetone, i cannoni sparano neve. Impianti pronti per il ponte

Danti, direttore della Saf: "E’ un buon inizio per poter contenere i costi. Ci sono già tanti abbonamenti e di questo ringraziamo gli appassionati"

Abetone, 3 dicembre 2022 - C’è un suono che si vede sullo sfondo dell’Abetone, per alcuni un rumore, per altri una musica. Sono i cannoni per l’innevamento artificiale che producono il manto bianco su cui sciare dai prossimi giorni. Oltre una certa quota le condizioni già ci sono. Alla quota di partenza degli impianti invece c’è ancora troppo caldo perché la neve possa attecchire. Per tradizione, quando è stato possibile, la stagione dello sci iniziava il giorno dell’Immacolata, quest’anno tutto lascia pensare che le condizioni ci potrebbero essere.

Ne parla Giampiero Danti, direttore tecnico della Saf: "I nuovi cannoni sono una meraviglia. Con la gestione in automatico, quindi ottimizzando l’innevamento in base alle temperature, producono molto di più. Questo non è sufficiente a compensare l’aumento dei costi, che comunque ci preoccupa, ma è un buon inizio per il suo contenimento. Nei prossimi giorni dovrebbe piovere, poi con il calo delle temperature previsto, il freddo metterà tutto a posto, con tanta neve e impianti in funzione. Speriamo di farcela per i giorni del ponte. La fiducia degli appassionati si è manifestata in modo tangibile con molti abbonamenti, e di questo li ringraziamo. Noi siamo carichi e fiduciosi". Anche la politica si concentra sulla neve: "La Regione Toscana si attivi per sostenere le imprese del comparto neve della montagna pistoiese e dell’Amiata grossetana e senese – chiede, con una mozione, il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Diego Petrucci –. L’intero settore, costituito da centinaia di imprese, ruota per buona parte intorno agli impianti di risalita che rappresentano una vera e propria infrastruttura ed è in forte sofferenza a causa del caro energia, e ha bisogno di urgenti investimenti.

"L’obiettivo deve essere quello di assicurare una stagione sciistica in piena normalità – sottolinea Petrucci –. A causa dei prezzi delle bollette ormai alle stelle, la riapertura delle strutture turistiche e degli impianti sono a rischio e con essa l’intera stagione sciistica. Fa riflettere quanto deciso da Panarotta, comprensorio trentino della Val Sugana, che ha rinunciato all’apertura degli impianti di risalita per questa stagione invernale. È una notizia che preoccupa considerato l’importantissimo indotto collegato che significa investimenti, occupazione, migliore qualità di vita e un auspicato benessere socio economico. Federfuni Toscana ha lanciato un grido d’allarme sulla situazione di grave difficoltà che sta vivendo il comparto sciistico: i costi attuali sono aumentati del 150% in più rispetto alle scorse stagioni invernali, il 20% delle spese è rappresentato dal costo energetico degli impianti di risalita, il 5% dal costo energetico per la battitura e il rimanente 75% – conclude Petrucci – è il consumo necessario per l’impianto di innevamento".

Andrea Nannini