Nasce ufficialmente la Multiutility toscana

Pistoia è dentro con il 5,54%. Il sindaco Tomasi: "Controllo pubblico in cassaforte, adesso lavoriamo per allargare la compagine"

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Dopo tante polemiche e altrettanti passaggi istituzionali, ieri al Palazzo dei Congressi di Fienze ha visto ufficialmente la luce la tanto agognata Multiutility toscana dei servizi. Il nuovo soggetto si occuperà, in maniera integrata, di ambiente, energia e ciclo idrico andando a comprendere gran parte dei comuni interni della regione in attesa che altri possano subentrare in un secondo momento: nella sua prima fase, la società avrà quote differenti di Estra (40%), Publiacqua (58%), Acque Spa (19%) e Toscana Energia (31%). Per quanto concerne i Comuni, invece, Firenze la fa da padrone col 37,1% mentre la quota di Pistoia è del 5,54%. A breve arriverà un aumento di capitale da 1,2 miliardi di euro per far entrare altri azionisti pubblici mentre il bacino potenziale porta ad un possibile fatturato di 3 miliardi e l’apertura alla quotazione in Borsa per l’anno prossimo.

Il prossimo step sarà quello del 10 febbraio con l’assemblea dei soci mentre si scoprirà quanto prima anche il nome della società, indicativamente entro fine giugno. Non mancano, però, le perplessità da parte del sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, che aveva espresso la sua netta contrarietà al momento della nascita del percorso salvo poi rivedere, in parte, la propria linea. "Il controllo pubblico della multiutility è in cassaforte e sta nella holding dei Comuni che controllerà il 51% della società, tuttavia restano alcune questioni da risolvere – dichiara il primo cittadino dopo la firma della nascita della Multiutility –. Per esempio il socio privato di Publiacqua, Acea, esprime l’amministratore delegato, fa le politiche industriali, ma porta via dal nostro territorio il 40% degli utili. In Toscana Energia, grazie a strategie sciagurate, il 51% è in mano a Italgas ed è difficile tornare indietro. La stessa Alia, che non ha soci privati, è in grande difficoltà. Ecco perché serve una società più grande, con spalle più larghe. L’interlocuzione è in corso con i sindaci di Pisa, Siena, Arezzo, Grosseto: abbiamo speso tempo per spiegare l’operazione, naturalmente ogni realtà ha le sue criticità e le sue opportunità – conclude –, quindi questo lavoro è in corso".

Ha detto la sua anche l’altro esponente pistoiese all’interno della vera "cabina di regia", vale a dire Marco Baldassarri in qualità di presidente di Publiservizi. "A conclusione di un processo molto impegnativo e partecipato, prende vita una nuova azienda – commenta – che consentirà ai Comuni toscani di conservare in condizione di maggiore efficienza ed economicità la gestione di servizi pubblici essenziali per le nostre comunità". Un ruolo molto importante all’interno della Multiutility, però, sarà nelle mani di Alia vista la complessità del servizio di raccolta differenziata in un territorio molto vasto. "Con questa scelta la Toscana si colloca sul versante della crescita e dello sviluppo, superando localismi e personalismi – afferma Nicola Ciolini, presidente di Alia – ma è solo il primo passo perché sarà necessario continuare a coinvolgere le altre fondamentali realtà territoriali e produttive della nostra regione verso la quotazione in borsa prevista per il 2024".

red.pt