REDAZIONE PISTOIA

Multiutility in Borsa Verso il referendum contro la quotazione

Raggiunto e superato il quorum di firme per la consultazione popolare. C’è soddisfazione tra i promotori del quesito: "Siamo già oltre 1200".

Multiutility in Borsa Verso il referendum contro la quotazione

Successo per la raccolta firme per il referendum comunale contro la quotazione in borsa della nuova società Multiutility.

Con dieci giorni di anticipo è stato raggiunto e ampiamente superato l’obiettivo di 900 firme, corrispondenti al numero massimo di autenticate da presentare per chiedere il pronunciamento popolare tramite referendum consultivo sulla quotazione in borsa della nuova società Multiutility che raccoglie i servizi essenziali per i cittadini. "A martedì eravamo a oltre 1200 firme raccolte e di queste ne sono state presentate agli Uffici Comunali di Pistoia 900 in calce alla richiesta di Referendum consultivo – ha detto Rosanna Crocini, presidente dei referendari –. È una grande soddisfazione per tutti noi del Comitato Promotori. Vuol dire che avevamo visto giusto nell’indicare la lontananza dai cittadini e dai loro bisogni di quel voto favorevole della maggioranza e di parte importante delle minoranze alla costituzione della Multiutility e al suo ingresso in Borsa".

Durante la conferenza stampa tenutasi a Pistoia, tutti i rappresentanti del Comitato Referendario hanno sottolineato che questa richiesta di referendum è un pezzo importante della battaglia contro la privatizzazione e la finanziarizzazione della gestione di servizi pubblici che entrano nella vita quotidiana dei cittadini, e che va a colpire un punto già contestato più volte anche da dieci sindaci delle province coinvolte, dell’operazione voluta fortemente dai primi cittadini di Firenze, Prato e Empoli, ma alla quale hanno aderito la maggioranza dei sindaci delle province interessate.

"Vogliamo ringraziare pubblicamente i consiglieri comunali di PIstoia Ecologista Progressista e i vari avvocati che si sono impegnati nel certificare le firme che sono state apposte nei mercati ambulanti così come nelle Case del Popolo e in vari momenti di festa popolare, ma anche i numerosi volontari e volontarie che hanno dato un contributo fondamentale nello spiegare le motivazioni – ha concluso Crocini –. Adesso, dopo la pronuncia sul quesito che ci aspettiamo favorevole, ci aspetta una seconda raccolta di firme molto più impegnativa visto che dobbiamo raggiungerne almeno 3750 per poter finalmente vedere una consultazione popolare. Avremo bisogno assolutamente di tutti i cittadini pistoiesi".

Gabriele Acerboni