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Morte di Mantellassi, la moglie: "Uniti nel dolore, l’azienda andrà avanti"

La moglie di Mantellassi: "Domenica saremo tutti al salone del mobile di Milano, Nicola avrebbe voluto così". Folla alla camera ardente

L’imprenditore Nicola Mantelassi insieme alla moglie Roberta in una immagine d’archivio

Pistoia, 31 agosto 2021 - Il lungo addio. In tanti ieri pomeriggio alle 15,30 erano ad attendere il feretro di Nicola Mantellassi in via del Can Bianco, alle Cappelle della Misericordia di Pistoia dove è stata allestita la camera ardente. Parenti, dipendenti della sua azienda di mobili, amici, tutti si sono stretti intorno alla moglie Roberta e ai tre figli, Marco e Giulio di 31 anni e Carlo di 23 che, composti nel loro immenso dolore, hanno trovato conforto nell’affetto e nella vicinanza dei presenti. Tanti anche i giovani amici accorsi per sostenere la disperazione dei tre ragazzi. "Affronteremo uniti come sempre anche questo momento difficile per la nostra famiglia – ha detto tra le lacrime la moglie dell’imprenditore morto improvvisamente sabato pomeriggio per un malore, mentre rientrava in macchina dalla Sicilia proprio con la moglie – domenica ci presenteremo tutti insieme al salone del mobile di Milano come già da tempo era stato programmato. L’azienda va avanti, la nostra famiglia è abituata a rimboccarsi le maniche e mantenere fede agli impegni di lavoro, io ho sempre lavorato al fianco di Nicola e i miei figli già da qualche tempo avevano cominciato ad affiancare il padre. Terremo duro, perché è questo che Nicola avrebbe voluto e guideremo l’azienda come se ci fosse ancora lui".  

Nicola Mantellassi, 60 anni, titolare della storica azienda di divani, mobili e arredi di lusso "Mantellassi1926", è deceduto all’improvviso, mentre di ritorno da una vacanza in Sicilia era in autostrada alla guida della propria auto al confine tra la Calabria e la Basilicata. Al suo fianco la moglie Roberta, che è riuscita miracolosamente a non perdere il controllo del mezzo e a evitare un pauroso incidente che avrebbe potuto coinvolgere anche altre auto. Attimi drammatici, infiniti. Una volta riuscita a fermare l’auto, Roberta si è prodigata a prestare il primo soccorso al marito. Ha chiamato l’ambulanza, ma purtroppo per l’imprenditore non c’era già più nulla da fare. Nicola Mantellassi era di Quarrata, la città del mobile dove nel 1926 era stata fondata l’azienda e dove lui stesso, con la moglie e i tre figli, ha vissuto fino a quando non ha trasferito a Pistoia la ditta e la residenza, in particolare dopo aver acquisito l’area a Gello a seguito del fallimento Permaflex. Negli anni, portata avanti grazie alla stretta collaborazione tra l’imprenditore e la moglie Roberta, e poi anche insieme ad i tre figli, la "Mantellassi1926" si è distinta nel comparto del mobile per il design e l’alta qualità dell’artigianato, arrivando a diventare un importante punto di riferimento per il settore dell’arredamento made in Italy, dalla linea ricercata e innovativa. Attualmente impiega una ventina tra dipendenti e operai interni, senza contare tutto il comparto e l’indotto esterno, dislocato tra Quarrata, Pisa, Empoli, Ponsacco.  

Già ieri mattina è stata fatta una prima breve riunione ristretta per le ultime decisioni riguardo al salone del mobile di Milano, per il quale era comunque già stato preparato tutto prima delle ferie. Oggi la giornata sarà dedicata ai funerali e a dare l’estremo saluto all’imprenditore, poi da domani la ditta riaprirà i battenti e riprenderà l’attività. Le esequie, in programma stamattina alle 11, si svolgeranno nella cattedrale di Pistoia in forma pubblica, poi la salma verrà cremata. "Le ceneri le terremo a casa, perché Nicola deve restare sempre con noi" ha spiegato la moglie. Nicola e Roberta erano una coppia unita. Dopo essersi fidanzati da ragazzini non si erano più separati, trascorrendo sempre insieme, oltre alla vita privata, anche le giornate di lavoro in ditta. I loro figli rappresentano la quinta generazione alla guida dell’azienda storica. Una pesante responsabilità, che ora dovranno assumersi prematuramente con il dolore nel cuore di non avere più al loro fianco la guida del padre. Daniela Gori