Morte di Luana, a breve la perizia. Uno degli indagati sentito in procura

La consulenza sul macchinario killer che ha ucciso l’operaia a fine settimana. Due province restano con il fiato sospeso

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Ancora pochi giorni e i periti torneranno nell’Orditura srl di via Garigliano a Montemurlo. Fra giovedì e venerdì è previsto il nuovo incontro tra il consulente della procura di Prato, Carlo Gini, e i periti di difese e parti civili. Un sopralluogo decisivo per cercare di chiarire la dinamica del terribile incidente del 3 maggio quando Luana D’Orazio, operaia pistoiese di soli 22 anni, è stata stritolata dall’orditoio a cui era addetta. Sono passate più di tre settimane ma ancora la perizia non ha dato risposte su cosa possa essere successo alla ragazza, mamma di un bambino di 5 anni. Quel che è certo è che Luana è stata agganciata dalla macchina mentre era in funzione e che il suo esile torace è stato schiacciato dagli ingranaggi. Per la morte della giovane sono indagati la titolare dell’azienda, Luana Coppini (difesa dagli avvocati Rocca e Mercuri), e il tecnico manutentore, Mario Cusimano (difeso da Stefano Camerini). Le ipotesi di reato sono omicidio colposo e rimozione dolosa delle cautele antinfortunistiche. I consulenti hanno cominciato la perizia nella fabbrica due settimane fa ma l’orditoio killer non è stato toccato in quanto smontato dai vigili del fuoco per estrarre il corpo della ragazza il giorno dell’incidente. Gini ha preferito rinviare le prove per avere il tempo di studiare i libretti e non rischiare di cancellare prove decisive. E’ stato, però, messo in funzione il macchinario gemello sequestrato dalla procura. Il cancello di protezione non si è abbassato nel momento in cui la produzione entra nella fase operativa. Il sospetto è che anche il secondo macchinario, quello a cui era addetta Luana, possa non essere stato a norma. In questi giorni Mario Cusimano potrebbe essere sentito in procura. Il tempo di mettere insieme i documenti necessari per fare chiarezza sulla sua posizione. Intanto la prefettura di Pistoia continua i controlli già annunciati nell’ambito della tutela dell’ambiente edella sicurezza sui luoghi di lavoro che ha portato a vari sopralluoghi nelle zone industriali delle provincia pistoiese.

Nell’Action day di giovedì si è svolta un’operazione ad alto impatto che ha permesso di impiegare sul territorio, in maniera coordinata e sinergica,cinquanta effettivi della polizia di Stato, dell’Arma dei carabinieri, dell’Ispettorato Territoriale del lavoro, dell’Asl – Pisll, della polizia provinciale, delle polizie locali di Montale, Monsummano, Montecatini Terme, Marliana, Pistoia e Serravalle Pistoiese e di Lamporecchio nonché un elicottero elicottero del VIII Reparto Volo della Polizia di Stato. L’operazione di controllo straordinario nasce dall’obiettivo indicato dal prefetto Gerlando Iorio di porre a fattore comune l’attività di vigilanza realizzata dal Gruppo di controllo in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, e dal gruppo di lavoro delle polizie locali derivanti dall’ Accordo per i servizi coordinati in materia ambientale sottoscritto il 24 febbraio scorso in Prefettura. Il dispositivo di vigilanza così composto ha permesso di realizzare un importante intervento interforze coordinato dalla questura sul territorio orientandone gli sforzi verso il rispetto delle normative di sicurezza sui luoghi di lavoro.