Mortalità in aumento complice la pandemia

Nel 2020 il dato è pari al 12,7% in linea con la media generale. Sambuca-Lamporecchio in testa. Chiudono Larciano e Quarrata

Se da un lato, come si è visto, le nascite sono in continuo e costante calo – come succede su scala nazionale – dall’altro c’è da fare i conti con un tasso di mortalità che, purtroppo, continua ad essere in crescita a dimostrazione di quanto l’età media sempre più alta si stia facendo sentire e questo si ripercuote anche sullo sviluppo e sull’occupazione (con sempre meno forza lavoro disponibile). Anche per i numeri dei decessi, la nostra provincia si allinea a quelli che sono i dati nazionali che parlano di una media nel 2020 del 12,5% mentre nel pistoiese siamo al 12,69%. E, su questo punto, c’è da fare una specifica molto importante visto che si tratta di rilevazioni che hanno al loro interno l’impennata registrata nei primi mesi della pandemia e di lockdown, che si è fatta sentire sul territorio (come ovunque), andando ad accrescere e non di poco i decessi rispetto ai due anni precedenti. Numeri comunque inferiori, su scala nazionale, a quello che succede per esempio in Liguria dove la media dei decessi si attesta addirittura al 17%. Registra picchi troppo alti il tasso per Sambuca Pistoiese che ha chiuso il 2020 con una mortalità al 21,64%, quasi undici punti in più rispetto a quanto registrato nel 2015. Al secondo posto c’è Lamporecchio con il 15% ed al terzo gradino del podio il capoluogo con un tasso che arriva al 13,1% e quindi sopra quella che è la media provinciale. Nonostante le vittime per Covid siano state numerose a Larciano e Quarrata, due dei comuni maggiormente colpiti dalla pandemia, sono proprio questi a chiudere la graduatoria con un tasso che viaggia intorno al 9%.

S.M.