
Prima la buona notizia. Il bambino di 6 mesi, salvato giovedì pomeriggio dai medici della Pubblica Assistenza di Borgo a Buggiano, è uscito dal reparto di rianimazione dell’ospedale pediatrico Meyer. "Ha superato la fase critica – spiegano da Firenze – e viene trasferito nel reparto di pediatria per il proseguimento delle cure". Si avvia insomma al lieto fine la storia del piccolo che la madre disperata aveva portato in braccio fino alla sede dell’associazione borghigiana perché aveva smesso di respirare, diventando cianotico.
"Pur nel dramma – dice il presidente Brunero Bruni – la fortuna è stata che in quel momento fossero presenti nella nostra sede più medici e la squadra di emergenza. Il loro lavoro è stato eccezionale: lo hanno rianimato e poi affidato al team dei quattro qualificati volontari per il trasferimento rapido al Meyer. Siamo orgogliosi di questa efficienza e auguriamo ogni bene al bambino e alla sua famiglia".
"La donna – racconta un volontario – è arrivata in lacrime, disperata, dicendo che il bimbo pareva morto. E’ scattato subito l’allarme per salvarlo".
Ad accogliere per primo la madre e il piccolo è stato il dottor Matteo Bastiani, che ha l’ambulatorio al punto medico al piano terra della Pubblica Assistenza. "La situazione – racconta – è apparsa subito molto critica. Ho sentito il cuore che aveva battiti molto deboli e rallentati. Un neonato invece li ha fisiologicamente assai accelerati. Il quadro era estremamente allarmante. Certe situazioni riguardanti un bambino di soli 6 mesi sono poco frequenti e applicare criteri normali di rianimazione per gli adulti diventa rischioso. Devo ringraziare il pediatra Marco Niccoli che è subito sceso dal suo studio, dando un contributo decisivo alla positiva soluzione del grave caso. Quando è partito per Firenze, il bimbo respirava con regolarità e si era messo a piangere, segno che era reattivo".
"Ho sentito un gran trambusto al piano terra – dice il dottor Marco Niccoli – e sono sceso a vedere cosa stesse accadendo. Quando insieme ai miei colleghi mi sono reso conto della gravità del bambino, ho subito applicato le manovre manuali di rianimazione in caso di blocco respiratorio, seguendo i protocolli per i quali noi pediatri seguiamo periodici corsi di aggiornamento. La manovra ha avuto esito positivo, per la felicità di tutti noi".
"E’ stata scritta una bella pagina di efficienza e professionalità per la nostra associazione – riprende il presidente Brunero Bruni – che ha contribuito a salvare una vita appena sbocciata, affidandola poi alle cure degli specialisti dell’ospedale Meyer. Tengo a precisare che il nostro non è un pronto soccorso classico, ma un punto medico a disposizione dei soci. Affronta quotidianamente tanti piccoli casi di infortuni o incidenti domestici, ma talvolta capita anche qualche situazione più complessa, come quella di giovedì scorso. Affrontata con lo spirito di chi sa di dover svolgere un servizio sempre importante per la popolazione".
Marco A. Innocenti