Michele Moruzzi
Pistoia, 5 dicembre 2019 - La sua Capostrada gli dirà addio domattina alle 10, nella chiesa della Madonna della Salute, dove una comunità senza parole saluterà Michele Moruzzi, 48 anni appena. Michele era nato l’8 maggio del 1971, e a Capostrada era sempre vissuto, in via dei Barbi. Un ragazzo straordinario, pieno di entusiasmo per ogni iniziativa che intraprendeva e sempre con impegno e dedizione. Da qualche tempo faceva il rappresentante di vini. Un lavoro che gli piaceva molto. Per molti anni aveva gestito il Circolo di Capostrada e per questo era diventato, per tutti, uno di famiglia, sempre e gentile e scherzoso dietro il bancone con quella misura e quella scanzonata riservatezza che erano proprio la sua cifra. Quando era un po’ più giovane si era dedicato con passione e serietà al giornalismo e aveva fatto parte della squadra di Settegiorni e scritto, da Pistoia, anche per l’Unità. Gli piaceva scrivere di cronaca e i suoi resoconti erano sempre inappuntabili.
Poi c’era stato il teatro. Con Monica Menchi era stato tra i fondatori di Pistoia Teatro e anche in quell’impresa aveva saputo dare tutto se stesso. Pochi mesi fa era stato colpito da una malattia che presto si è rivelata implacabile, lasciandogli poco tempo e nessuna speranza. Si è spento martedì nell’hospice di Lamporecchio da dove ieri la Croce Verde lo ha trasportato alle cappelle del commiato dell’ospedale San Jacopo e dove è allestita la camera ardente. La messa sarà celebrata alle 10 nella chiesa della Madonna della Salute. La notizia della morte, prematura e ingiusta, di Michele Moruzzi, ha provocato un’ondata di intenso dolore fra le tante, tantissime persone che lo conoscevano e gli volevano bene e che oggi si stringono ai suoi genitori, il babbo Stanislao e la mamma Sara, a cui va anche l’abbraccio affettuoso della nostra redazione. lucia agati