Mezzo secolo col Gad Il Teatro della città

La compagnia nata negli anni ’70 si racconta in un libro. Le testimonianze e i protagonisti. nella festa in Sala Maggiore

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Da questa "signora gavetta" sono passati anche alcuni dei pistoiesi più noti, vedi Ugo Pagliai o Claudio Bigagli, che in quella grande famiglia che è il Gad hanno mosso i primi passi e poi spiccato il volo. Quando si festeggia mezzo secolo di vita com’è il caso del Gad-Gruppo d’arte drammatica Città di Pistoia, appare scontato tracciare una riga, ripercorrere salite e discese, rammentare gioie ma anche dolori. A tracciare quella riga oggi è Franco Checchi, 81 primavere, alla direzione artistica del Gruppo d’arte drammatica dal 1978, quando ancora ad alimentare quel vento di passione per il palcoscenico c’era il dottor Fabrizio Rafanelli, fondatore del gruppo nel 1971 e regista, poi scomparso nel 1993. Già nel pieno della sua attività, Rafanelli volle consegnare nelle mani di Checchi il testimone della direzione per quel suo attaccamento al progetto, per la sua professionalità, per quell’impegno incondizionato speso con e per il Gad, cui ha donato amore e tempo senza mai chieder nulla indietro. Quella bella e ricchissima storia lunga 50 anni che di fatto racconta molto anche del fermento culturale che ha animato la città nei decenni, è ora raccolta nel volume "G.A.D.-50 anni di teatro" presentato ieri nella Sala maggiore di Palazzo Comunale (costo 20 euro; per acquisti scrivere a: [email protected]) alla presenza dello stesso Checchi, del sindaco Alessandro Tomasi, di numerosi attori, attrici e collaboratori dell’associazione oltre che di Massimiliano Pieroni per la Fondazione Caript che ha contribuito alla realizzazione del volume.

"Era il 1971 – ricorda Checchi -, il Gad era stato costituito l’anno prima da Fabrizio Rafanelli, quando fu rappresentata ‘Antigone’ di Anouilh nel chiostro di San Giovanni Fuorcivitas, ben tre repliche con il tutto esaurito. E da allora abbiamo portato avanti senza interruzione la produzione di almeno uno o due spettacoli l’anno, come un vero e proprio teatro stabile pistoiese". Il curriculum del Gad racconta di un grande prestigio: 65 spettacoli realizzati con innumerevoli repliche in giro per l’Italia, uno zoccolo duro di soci oggi a quota 25 (negli ‘storici’ oltre a Checchi, Fabio Gonfiantini e Paolo Nesi) ma arrivati ben oltre i trenta, una sede (in via del Villone 45) che oltre a un piccolo palcoscenico ospita una biblioteca con 7.500 titoli teatrali.

linda meoni