Una moka in una mano, una tazza nell’altra. Gli occhi che guardano dritti davanti a sé e un motto, chiaro, telegrafico, che rimanda proprio a quel caffè, ma che di messaggi ne lancia uno potentissimo, provocatorio: "Pistoia sveglia!". A metterci la faccia è un ideale Marino Marini con un appello rivolto alle coscienze, alla cultura, allo spirito d’appartenenza a una città, Pistoia, che dovrebbe tentare di tenere aggrappato a sé un patrimonio che, al contrario, rischia di migrare altrove. Nessuna sorpresa sul quando, 1 ottobre (ore 17), così come già annunciato nelle scorse settimane dal comitato "Nessuno tocchi Marino" sulle nostre pagine, solo la conferma della serietà della proposta che ora trova compimento con la comparsa in città di manifesti che chiamano alla partecipazione. La questione Marini, al solito, resta rovente e intricata (con possibili ulteriori sviluppi nel breve termine), con l’ipotizzato trasloco, decaduto il vincolo pertinenziale dopo il pronunciamento del Consiglio di Stato, di almeno sei sculture del maestro a San Pancrazio. Quando? Proprio in ottobre. Ecco perché la decisione del Comitato di chiamare a raccolta le coscienze a inizio di quel mese, ricaduta sul primo di ottobre, Giornata mondiale del caffè.
"L’appello – chiarisce Marco Leporatti a capo del Comitato, ormai in piedi dal 2020 – è rivolto alla città tutta. Marino è un ambasciatore del nostro territorio, non è una questione di campanilismo, ma anche di “non perdita“. Togliere dopo quarant’anni un presidio culturale come quello, uno spazio che, ricordiamo, è pubblico, è impensabile. E allora mettiamoci tutti la faccia, partecipiamo il primo di ottobre alla manifestazione per Marino. C’è un precedente straordinario nel recente passato – ricorda Leporatti – sull’efficacia del movimento popolare: nel 1957 Sperlonga insorse ribellandosi al trasferimento a Roma delle opere ritrovate nella grotta di Tiberio. La reazione fu di una tale forza che oggi in quella città si trova uno dei musei archeologici più belli.
"Quando si parla di politica c’è una generale disaffezione, però io sono convinto che ognuno di noi, nel quotidiano, possa e debba fare politica. Comprendo che ci sia un’avanguardia che porti avanti una campagna per la città, ma poi bisogna che la città gli vada dietro. Ecco, questa manifestazione si pone come un sostegno a tutti coloro che dall’alto si impegnano affinché Marino resti a Pistoia: diamo forza a quei soggetti istituzionali, ma diamogliela tutti insieme, dal basso, perché non si sentano soli".
La manifestazione, spiega Leporatti, si svolgerà proprio al Museo di Corso Fedi. È prevista la lettura di alcuni testi di Egle Marini, basati proprio sulle opere del fratello Marino, mentre sul posto sarà posizionato un plastico con l’immagine del maestro il cui ovale potrà essere rimosso per inserirci ogni volta la faccia di un partecipante alla manifestazione: "Un espediente che in realtà serve per lanciare un messaggio semplice: vorremmo davvero che la gente, oltre al Comitato, ci mettesse anche la faccia".
linda meoni