"Serve senso di responsabilità in questo momento di gioia"

Il vescovo Tardelli indirizza un messaggio ai fedeli nel primo giorno festivo di messa aperta al popolo: "Felici di ritrovarci nelle nostre chiese. Il nostro cuore sia rivolto a chi ha bisogno"

La prima messa in Duomo dopo il lockdown (Acerboni/FotoCastellani)

La prima messa in Duomo dopo il lockdown (Acerboni/FotoCastellani)

Pistoia, 24 maggio 2020 - Una gioia ritrovata e un'opportunità da vivere con sincera gratitudine, consapevoli che ancora occorrerà attendere del tempo prima di poter vivere la Chiesa in tutta la sua interezza. Con il primo fine settimana con le messe festive aperte al popolo arriva un messaggio del vescovo, monsignor Fausto Tardelli, che si rivolge ai fedeli e con loro condivide un pensiero di ripartenza. "Carissimi - scrive il vescovo - siamo arrivati a una fase nuova di questo tormentato momento che ci ha visto in grave difficoltà. Possiamo di nuovo celebrare insieme l’Eucaristia e anche gli altri sacramenti, possiamo ritrovarci nelle nostre chiese, possiamo innalzare a Dio la lode, quella di un popolo che si riconosce salvato dalla Misericordia di Dio. È una grande gioia, una possibilità nuova che ci è data e vogliamo viverla davvero con gratitudine".

"Nello stesso tempo però - prosegue il vescovo - sappiamo che ci deve essere senso di responsabilità perché il male c’è ancora nella società: c’è ancora questo virus e dobbiamo fare attenzione. Quindi accettiamo di buon grado tutte le limitazioni e le attenzioni che sono necessarie per poter essere al sicuro il più possibile. È un disagio che accettiamo volentieri per il senso di responsabilità che dobbiamo avere, e che riguarda ognuno di noi. Ciascuno deve agire con grande cautela Questa riapertura non è ancora ovviamente la riapertura di tutta la vita della Chiesa. Però aspettiamo con fiducia di poter rinnovare anche i nostri soliti incontri e nel frattempo continuiamo ad operare nella carità perché questa non è mai mancata ancora continua. E proprio nella carità vogliamo ricordare ed essere vicino in particolare a coloro che soffrono questo momento: coloro che sono nel disagio per la situazione economica per il lavoro che manca, coloro che ancora sono malati e coloro che possono ancora essere contagiati, coloro che in qualche modo si trovano in difficoltà nella solitudine. Ecco, la carità della chiesa continua e vogliamo che sia ancora attenzione vera tutti costoro. Quindi davvero gioia grande per questo inizio nuovo, per questa ripresa, proprio nel giorno dell’ascensione, e senso di responsabilità. Ma ripeto, serve ancora grande apertura di cuore verso chi è nel bisogno, in modo particolare in questo tempo".