
Ottenere una nuova varietà di rosa è un processo lungo e minuzioso, che comporta dai sette ai dieci anni di selezioni, test, prove in campo, osservazioni finalizzare a individuare le migliori qualità estetiche e fisiologiche, quali la resistenza alle malattie e la capacità di fiorire fino all’autunno inoltrato. Due anni prima della prevista messa in commercio, le varietà migliori vengono inviate dagli ibridatori ai concorsi per ’Nuove Rose’, dove rimangono per il tempo necessario alla loro acclimatazione e al loro sviluppo. Durante l’ultimo anno, una giuria permanente assegna un punteggio che va poi a sommarsi a quello della giuria eletta il giorno del concorso per stabilire le performance di ciascuna rosa.
Non può dunque che essere un grande "onore e piacere", per Rose Barni, avere riportato il prestigioso premio di Medaglia d’Oro al Concorso di Roma 2020, vinto da una rosa importante, dedicata al poeta Gabriele D’Annunzio, a seguito della stretta collaborazione con la Fondazione del Vittoriale e il suo presidente, Giordano Bruno Guerri. L’azienda di Pistoia è stato infatti il fornitore ufficiale delle centinaia di piante che sono servite per il ripristino del roseto presso il parco di Gardone Riviera. In questo luogo ricco di simboli, nel settembre dell’anno scorso, in occasione della presentazione del progetto di rifacimento del roseto, si è tenuto anche il battesimo della rosa ’Gabriele D’Annunzio’, un cespuglio a fiore grande, doppio, rosso vellutato, dal soave profumo. Il premio di Roma conferma l’eccellenza della realtà vivaistica pistoiese e riempie di soddisfazione la famiglia Barni, che da quattro generazioni porta avanti la tradizione e guarda al futuro. Così come tanti altri eventi che prevedevano la partecipazione di un gran numero di appassionati, a causa dell’emergenza sanitaria quest’anno i concorsi per Nuove rose a livello nazionale e internazionale hanno subito una drastica limitazione, se non la loro cancellazione totale. Per fortuna lo storico concorso di Roma, il secondo più antico d’Europa dopo quello di Bagatelle a Parigi, ha previsto la partecipazione di una limitata giuria di esperti, che a porte chiuse sono riusciti a valutare i nuovi ibridi provenienti da tutte le parti del mondo.
La rosa che porta il nome del ’vate’ è una a cespuglio a grandi fiori, appartenente alla categoria degli Ibridi di Tea, dal portamento eretto e fogliame largo, verde scuro, assai resistente alle malattie. I fiori presentano un boccio elegante e rilevato, si aprono molto lentamente, rivelando corolle grandi, assai doppie, di forma antica, a rosetta. Il colore è rosso intenso, con tonalità che passano dallo scuro al vellutato durante l’apertura del fiore. Il profumo è delicato e leggermente fruttato, le fioriture si ripetono con continuità da maggio all’autunno inoltrato. La varietà è adatta alla formazione di aiuole monocromatiche o bordure miste con altre varietà di rose a cespuglio o varie essenze ornamentali. Raggiunge un’altezza di circa 80-100 centimetri e una larghezza di 50-60 centimetri.
R.P.