Mattone in salute: salgono le compravendite

In provincia nel 2021 sono cresciute del 31% rispetto all’anno precedente e il trend è confermato anche nel 2022. Bene gli affitti

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Un anno di ripresa per il settore immobiliare che al pari di altri, nello scorso biennio 2020-2021, aveva registrato un calo dovuto alla pandemia. Secondo l’indagine sul mercato immobiliare e creditizio realizzata da Mediatori Group, nel 2021 le compravendite immobiliari in Italia hanno fatto registrare un +16% rispetto al 2020. Un dato sicuramente positivo e con un trend in netta risalita nella seconda parte dell’anno. A Pistoia, in particolare, la performance del mercato è stata leggermente migliore della media: unendo città e provincia si è registrato un +31%. Dati sicuramente incoraggianti e ben distanti da quelli registrati durante il periodo di pandemia, caratterizzato da precarietà e chiusure. Come nel 2020, le richieste di immobili hanno fatto registrare un lieve calo della disponibilità di spesa nelle fasce più alte, un dato – quest’ultimo - giustificato dalla situazione di incertezza economica che stiamo attraversando. Rimane però rilevante il numero di acquirenti "buoni", ovvero con relativa facilità di acquisto: buona parte di essi dichiara di comprare in contanti o per investimento, segno che chi ha disponibilità cerca comunque di approfittare del momento favorevole.

Per quanto riguarda, invece, le tipologie di immobili più ricercate, a prevalere è il terratetto che corrisponde a circa il 42% degli immobili acquistati, ma è stata rilevata anche una quota notevole di piccoli complessi. L’offerta, tuttavia, non risponde adeguatamente alla domanda: si rileva una prevalenza maggiore di piccoli complessi e una quota minore di terratetti (il 30% circa). In generale, dunque, il mercato di Pistoia denota un leggero scostamento fra le esigenze degli acquirenti e quelle dei venditori.

Andando ad osservare, poi, il mercato delle locazioni e facendo riferimento ai dati forniti da AffittaRE, si può dire che gli affitti temporanei hanno subìto un calo in favore di contratti più lunghi, generalmente di tipo 3+2 e 4+4. La tipologia di contratto che viene scelta più spesso è quella in regime di cedolare secca, poiché più conveniente dal punto di vista fiscale. Ad ogni modo, il mercato degli affitti sembra in via recupero dei livelli pre-pandemia. Prendendo come riferimento AffittaRe, dalla sua nascita nel 2020, in piena pandemia, ha raddoppiato i propri consulenti e le proprie pratiche. Il partner di Mediatori Group, Euroansa, conferma inoltre che i tassi sui finanziamenti sono e rimarranno ai minimi storici, anche se a dicembre 2021 si era già registrato un lieve aumento.

In conclusione, emerge l’immagine di un mercato immobiliare e creditizio solido, che ha reagito molto meglio del previsto alle difficoltà portate dalla pandemia. Nonostante il leggero calo della disponibilità di spesa riscontrato, il trend delle compravendite e dei flussi di finanziamenti erogati sono già tornati su livelli pre-Covid. Dati e prospettive che fanno sicuramente ben sperare per questo 2022.

Giulia Russo