Masini perde in Piemonte Fuori per un pugno di voti

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Sospesa nel limbo, per un pugno di voti, fino a ieri sera. È la paradossale situazione che ha vissuto la pistoiese Barbara Masini, senatrice uscente di Azione ricandidata con il Terzo polo come capolista nel proporzionale Piemonte 1 (oltre che al collegio uninominale di Pistoia, che ha registrato la netta affermazione del candidato di centrodestra La Pietra). Colpa di una piccola sezione elettorale del comune di Crescentino, nel vercellese, dove i conti non tornavano: in attesa delle verifiche dell’ufficio centrale, tutte le ufficializzazioni sono state bloccate.

Nel P1 il listino capitanato da Masini aveva ottenuto l’8.92%, contro l’8,43% di quello guidato da Scalfarotto nel P2. I calcoli con questo sistema elettorale sono complessi e alla fine Masini non è riuscita ad avere la meglio. La situazione è stata continuamente in evoluzione e per questo Masini ha preferito non commentare in attesa dell’ufficialità del caso, arrivata appunto in serata, per concentrarsi sui numeri ottenuti dal Terzo polo nei collegi nostrani: "Un risultato discreto – afferma – soprattutto nei territori di riferimento per me ed Edoardo (Fanucci, ndr). A Pistoia abbiamo superato il 10%, a Montecatini siamo il terzo partito. Risultati sopra la media. Direi che il seme è ben piantato, un buon inizio, soprattutto considerando che ci siamo presentati per la prima volta alle elezioni avendo a disposizione un mese scarso di campagna. Alcune zone d’Italia, soprattutto al centro-nord, ci hanno premiato di più rispetto ad altre. Adesso occorre non indietreggiare e rilanciare: anche l’avventura di Fratelli d’Italia, del resto, è partita dal basso".

albe