Malattie professionali e tutela sul lavoro dal rischio chimico, fisico e biologico: secondo i dati ufficiali dell’Inail, resi disponibili dalla commissione Anmil, è Pistoia l’unica provincia che nell’ultimo anno analizzato, il 2022, ad aver registrato una significativa riduzione delle richieste di riconoscimento, con 261 denunce. Un dato positivo, pari al -12% rispetto all’anno precedente. Tra le tipologie di malattie ricorrono quelle del sistema nervoso, quelle del sistema muscolo scheletrico e ovviamente i tumori. Sono tuttavia quest’ultimi che, benché abbiano un’incidenza minore rispetto alle altre malattie, destano maggiore preoccupazione per l’esito più verosimilmente infausto. Dall’analisi del quinquennio 2017 -2021, appare come l’anno nero sia stato quest’ultimo, in cui sono state registrate 297 domande.
Un trend in riduzione, quindi, quello del 2022 di Pistoia, che però non corrisponde a quello regionale: in Toscana infatti il numero delle denunce delle malattie professionali è passato da 8.109 del 2021 a 9.256 del 2022 ( aumento del 14,14%). Un triste primato a livello nazionale, che ha superato anche la Lombardia (2901 domande nel 2021). Le province con il maggior numero di denunce sono risultate Pisa con 1.769 (+13% rispetto al 2021), Livorno con 1.655 (+22%), Massa-Carrara con 1.068 (+21%) e Lucca con 1.928. A rimanere più basse per le richieste di riconoscimento rimangono Prato 185 (+4% rispetto al 2021), Siena 238 (+16%), Firenze 814 (+22%) e Grosseto 513 (+12%). E’ Arezzo comunque, con il 45% in più rispetto al 2021 la provincia che registra l’incremento più significativo (da 561 a 815).
Tornando a parlare della provincia di Pistoia, sebbene la rilevazione recente risultati tutt’altro che sfavorevole, quello che emerge nel rapporto tra le denunce presentate e quelle definite – ossia le domande per malattie professionali riconosciute dall’Inail – nel quadriennio 2017-2021 – i casi riconosciuti sono sempre i più bassi rispetto alla media regionale. Unica eccezione riguarda i tumori professionali, che nel pistoiese hanno avuto il maggior numero di riconoscimenti della Toscana nel quadriennio: su 63 denunce ne sono state definite 36 (+57%). "Occorre considerare – ha sottolineato Daniele Manetti, responsabile commissione Anmil regionale - il valore che viene attribuito dall’Inail rispetto alla gravità delle malattie denunciate, in quanto è quello che definisce la possibilità di ottenere indennizzi o rendite. Sarebbe meglio però lavorare sulle attività di prevenzione – conclude – che per quanto riguarda i tumori, dovrebbero essere inserite nel piano oncologico regionale con un capitolo specifico".
Daniela Gori