
Francesca Ciuti, ricercatrice che si occupa del monitoraggio del lupo nella provincia
Pistoia, 19 gennaio 2021 - Allarme lupi: trovate carcasse di ungulati vicino alle case di Campotizzoro e Cutigliano, l’allarme lanciato su facebook. "Il lupo è stato presente nell’Appennino pistoiese fino alla fine dell’800 – racconta Francesca Ciuti, ricercatrice che si occupa del monitoraggio del lupo nella provincia dal 2014 – poi è scomparso come nel resto dell’Appennino settentrionale per tornare 40 anni or sono, risalendo l’Appennino dal centro-sud Italia. Al momento si stimano nella provincia di Pistoia e zone limitrofe almeno 8-9 branchi. Il lupo infatti è un animale con una complessa vita sociale, che per certi versi possiamo paragonare a quella dell’uomo. La famiglia, che occupa in maniera stabile un territorio ben preciso e molto grande (100 kmq in Appennino), si compone di un maschio ed una femmina, poi di un certo numero di cuccioli che, appena adulti, si staccano per costituirne una propria. Trovare daini o cervi predati non deve essere visto come un fattore negativo ma solo come un fatto naturale. Purtroppo possono attaccare anche ungulati domestici come le pecore".
La presenza del lupo vicino alle abitazioni è legata ad una irrinunciabile condizione: la presenza di cibo. Quando gli ungulati si avvicinano alle case ad esempio a causa della neve come successo in queste settimane, il lupo li segue per predarli. Negli ambienti antropizzati e periurbani il lupo può trovare anche fonti alternative di cibo e, pur essendo un predatore, può approfittare della presenza di scarti alimentari quali rifiuti organici abbandonati in prossimità dei cassonetti o croccantini degli animali da compagnia. "Il lupo se si avvicina non lo fa per attaccare l’uomo – aggiunge Ciuti –. La regola è quella del dispendio energetico, più è facile più è interessante e soprattutto per individui solitari una valida alternativa al cacciare una preda, tutt’altro che d’accordo a farsi mangiare, può essere in alcuni casi anche rufolare in un sacco della spazzatura. Il consiglio è quindi quello di non lasciare mai cibo a disposizione della fauna selvatica, lupi, cinghiali o volpi che siano".
Per quanto riguarda invece la presunta pericolosità nei confronti dell’uomo dobbiamo precisare che non sono documentati attacchi dal 1800, quando le condizioni ambientali erano di tutt’altro tipo. "Ormai da anni il lupo è presente in contesti anche molto urbanizzati e non si sono mai verificati problemi e questo deve rendere tutti più tranquilli. Ovviamente rimane un animale selvatico e come tale va approcciato. Buona norma prendere alcune misure di tutela per i cani, da detenere, soprattutto la notte. La loro presenza vicino alle case non deve creare preoccupazione: sta solo seguendo una preda come farebbe in qualsiasi altro luogo".