
L’uomo scommette. ’Grattini’ per le donne
Al netto di sapere quanto è l’ammontare delle cifre spese per il gioco d’azzardo, c’è un altro aspetto fondamentale da analizzare: chi ci butta soldi, in cosa si diletta quasi quotidianamente?
Per fare un identikit, a riguardo, ci viene in soccorso uno degli ultimi report diffusi dall’Ars (Agenzia regionale sanità) che si sofferma su questi fenomeni, seppur non a livello provinciale.
E così si scopre che nel 2022, ultimi dati disponibili, e con le restrizioni di movimento alle spalle, in Toscana la raccolta del gioco fisico, quindi in sale piuttosto che luoghi con apparecchi slot o quant’altro, è cresciuta del 43,2% (contro l’8,8% di quella online).
In merito alle pratiche più diffuse, invece, il tentativo di scommessa più frequente è il "Gratta e Vinci" (73,9%) con una maggioranza di donne che ci buttano soldi rimanendo davanti a tutti i tentativi di fare la fortuna con risultati sportivi (qui vince la componente maschile).
Intorno al 38% coloro che si concentrano sui giochi delle carte fra quelli che scommettono: poco più indietro, al 27%, il Lotto e Superenalotto con le slot machine che invece, contrariamente a quello che si potrebbe pensare, si attestano intorno al 20%.
Con questi numeri, è evidente che il fenomeno della ludopatia deve essere tenuto sempre in costante controllo, soprattutto per monitorare quelle che sono le richieste dei giovani e giovanissimi.
S.M.